LAPPI TORNA A VINCERE

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Con un debutto iridato semplicemente pirotecnico, alla sua quarta gara nella categoria regina del WRC, al volante di un acerba Toyota Yaris WRC+ Lappi aveva firmato il suo primo successo assoluto, da allora sono passati quasi sette anni, ed oggi Esapekka è tornato finalmente a vincere un appuntamento del WRC, interprete di una gara perfetta per una terza vettura part time.

Dopo l’uscita di scena di Katsuta ieri mattina, Lappi forte di un vantaggio enorme è passato subito in modalità controllo, ed ha compassato per tutta la seconda tappa le sue linee. Con ancora dalla sua una bella minutata di vantaggio, come era prevedibile nelle tre speciali della domenica (una sessantina di chilometri in totale) ha letteralmente tirato i remi in barca. Curandosi esclusivamente di tenere delle linee centrali distantissime dai muri di neve che strada facendo sono costati cari a tutti o quasi. L’opportunità di interrompere un digiuno di sette anni, avrebbe rallentato chiunque, in maniera particolare chi come Esapekka, terza vettura a spot, non ha velleità di campionato e quindi scarsamente interessato ai punti bonus della tappa e della power stage. Quelli che invece facevano particolarmente gola ai suoi due compagni di squadra. Una banale domenica da ragioniere, che se da un lato lo vede arrampicarsi sul gradino più alto del podio, dall’altro regala alla Hyundai il suo secondo successo stagionale. Pareggiando in sole due gare il conto dei successi scratch ottenuti nel venti ventitré da Alzenau. Alle sue spalle sul secondo gradino del podio ci sale un Evans letteralmente scatenato a caccia dei punti della domenica e della power stage. L’unico capace di mettere alle corde il compagno di squadra Rovanpera, lontanissimo nella generale ma anche lui a caccia dei punti bonus. Le ragioni per masticare amaro per il Gallese nonostante un risultato da incorniciare, ottenuto partendo il venerdì per secondo e due speciali per primo, non sono mancate. Il nuovo regolamento per i punti gara gli concede solamente quelli della terza posizione, perché nonostante ci abbia provato sino alla fine del sabato non è riuscito a superare, per pochi secondi, la Puma di Fourmaux. Il Francese autore di una seconda tappa da antologia, sul ghiaccio vivo delle prima speciale di questa mattina ha alzato il piede, punti a parte portare a casa un podio è un risultato importantissimo, e poco conta se si tratta del gradino di mezzo o quello più basso. Quarto un incredulo Neuville, partendo per primo si porta a caso la medaglia di legno, oggi sulla prima speciale molto ghiacciata non osa più del lecito, ma tra tappa e power stage raggranella qualche preziosissimo punticino extra. A chiudere la top five ci pensa la Fabia RS di un Oliver Solberg in formato XXL, dominatore incontrastato del WRC2.

CLASSIFICA

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