Al Montecarlo il giapponesino è andato subito dritto su una delle rare placche di ghiaccio presenti, in Svezia si è innevato quando occupava una seconda posizione pesantissima, ora al Safari, la gara che in passato gli ha regalato un argento (2021) e un bronzo (2022) non può più permettersi errori e buttare al vento preziosissimi punti costruttori.
Lo svarione del Montecarlo fortunatamente con Ogier ed Evans la davanti, non ha compromesso la situazione punti di Toyota, ma non si può non sottolineare due aspetti molto importanti. Nel passaggio notturno aveva perso molti secondi, ma dimenticarsi che il Montecarlo è lungo, e lui doveva solo coprire le spalle ai suoi compagni, è molto grave. L’innevamento gli è costato cinque minuti, ma senza il casino fatto nel coordinare la compagnia della spinta, che voleva fare la cosa giusta sin da subito, due minuti li ha buttati perché ha perso completamente il sangue freddo. In Svezia invece è uscito, quando era secondo a pochi decimi da Lappi (leader provvisorio), ma con un vantaggio su chi lo inseguiva di un minuto e mezzo, e con Rovanpera fuori dei giochi è qualcosa di imperdonabile. In uno dei nostri articoli sullo Svezia abbiamo puntato il dito anche sulla squadra che avrebbe dovuto tirare la briglia, e non mantenere la sua linea di lasciare i piloti in regime di autogestione tattica. In queste settimane post Svezia però sono emersi gli altarini, gli ordini c’erano eccome, ed a Takamoto era stato consigliato di tenere il suo passo ma non forzare per andare a prendere Lappi. Il concetto più logico che a grandi linee stava tenendo anche Lappi, vedere come si sviluppa la gara, ed eventualmente cercare la posizione nelle ultime speciali della giornata. A questo punto la pressione al Safari su Katsuta sarà sicuramente alle stelle, e probabilmente dalle tende Toyota potrebbero tirare le briglie già dal venerdì mattina. La gara africana durissima di suo, a fine marzo, inizio della stagione delle piogge, potrebbe vedere le difficoltà moltiplicarsi. E’ quindi vitale per la Toyota non perdere nessuna vettura nella prima metà della gara, in maniera particolare Katsuta. Per Evans secondo sulla strada, sino al momento della partenza, resta da capire se la posizione di partenza sarà un vantaggio, oppure uno svantaggio. Mentre Rovanpera gioca da battitore libero a caccia del successo, e nel caso di pozze d’acqua e fangaie è il migliore interprete di queste condizioni, indipendentemente dall’ordine di partenza. E’ evidente che il ruolo di Takamoto sarà coprire le spalle ai compagni; questo non significa rallentare, ma semplicemente tenere il passo senza forzare per andare a caccia di qualcuno. Una tattica che a Naivasha può portare tranquillamente a podio, ma questa volta Katsuta dovrà imparare a trattenersi e non confondere ogni avversario che lo precede con un drappo rosso sventolante.