NEUVILLE, “LEGGERE TRA LE RIGHE”

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Il mondo dei rally internazionali è decisamente piccolo e per innescare un tam tam bastano poche parole che si prestino a più interpretazioni, esattamente quanto è successo a Neuville dato per prossimo al pensionamento, quando in realtà ha rilevato il testimone da Abiteboul per fare pressioni sulla FIA in questo delicato momento decisionale.

Sono bastate poche parole, nascondendosi dietro al non dico ma, “leggete tra le righe”, per fare scoppiare il caso Neuville, dato prossimo al ritiro alla fine di questa stagione. In realtà il pilota aveva cercato di fare passare un messaggio velato destinato al gruppo di lavoro della FIA: con le nuove regole Hyundai potrebbe anche fermarsi, ed in quel caso si fermerebbe anche lui. Il primo e unico messaggio a passare invece è: sto pensando di fermarmi, così nel giro di pochi giorni la news ha fatto il giro di tutti i media internazionali. Una situazione che ha obbligato il Belga, inevitabilmente assediato da tutti a ricalibrare la sua dichiarazione. Con il contratto in scadenza alla fine questa stagione Thierry ha affermato di avere molte perplessità sui regolamenti tecnici futuri, dalle nuove vetture per il 2027, al depotenziamento delle Rally1 per il biennio venticinque ventisei, ma di avere come obbiettivo un rinnovo biennale con la squadra di Alzenau. Ma questa volta a scanso di equivoci ha ribadito a più riprese “se Hyundai deciderà di continuare”, aggiungendo che il gruppo di lavoro FIA è andato contro le richieste dei costruttori. In realtà visto l’impegno del reparto tecnico di Alzenau, impegnato a 360° dalla rally1 alla rally2, uno stop è poco credibile, ma di sicuro le nuove regole per i due anni di proroga non li hanno presi bene, esattamente come Toyota e M-Sport. A differenza della casa nipponica che per voce di Latvala ha cominciato a tirare per la giacchetta la FIA, ad Alzenau dopo un diplomatico ma chiaro pensiero di Abiteboul espresso più volte prima del consiglio mondiale, hanno deciso di fare filtrare un messaggio più forte. Così per evitare di porsi in una posizione di scontro aperto, nel caso a dichiarare fosse stato Abiteboul, si è preferito mandare un semplice messaggio ma inequivocabile. Con Neuville, uno dei due piloti di punta di Alzenau, portabandiera da quando il team è nato, Thierry ha parlato del suo futuro legandolo all’eventualità di uno stop nel WRC della casa Coreana. Dopo le prime dichiarazioni fraintese, nella correzione il messaggio è stato chiarissimo, e la tensione è destinata ad alzarsi ancora in questi tre mesi, che la FIA si è presa per mettere nero su bianco le regole tecniche per il 2025.

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