MINIERE SENZA SUDORE

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Dominio dell’aostano, navigato sulla Focus WRC da Isabella Gualtieri (nella foto Diessephoto), sulle strade piacentine. Regge bene il locale Bossalini, mentre Simone Tempestini chiude il test emiliano con un buon bronzo davanti al super-generoso Di Benedetto. Impressiona Ferrarotti, ma il re delle due ruote motrici è Tosi. Bello il duello in R2B, vinto da Carella.

Elwis uber alles. Mica è una novità, anzi: partiva come il favorito della vigilia ed ha rispettato il pronostico, Elwis Chentre. E da buon habitué del gradino centrale del podio, anche alla Ronde delle Miniere – gara rilanciata dalla Scuderia Invicta quattro anni dopo l’ultima edizione, allora organizzata da un altro gruppo locale – l’aostano fa tutto con una facilità disarmante. Vince e convince, ma avrebbe pure potuto stravincere, se solo avesse voluto stupirci con effetti speciali: non lo ha fatto, limitandosi a controllare con la sua solita, disarmante sicurezza.

Alle spalle della sua Focus, Chentre – affiancato dalla modenese Isabella Gualtieri – si lascia i locali Bossalini-Bossi: il tandem piacentino, all’esordio sulla Citroen C4 WRC, chiude con un argento che li soddisfa in pieno, anche considerando qualche contrattempo tecnico subito nel week-end. A loro va anche la consolazione del successo nello scratch finale, unico non andato a Chentre.

A podio va anche Simone Tempestini. Sceso nell’ultima propaggine occidentale dell’Emilia per saggiare la sua Fiesta R5 in assetto da asfalto, il giovane italiano con licenza romena bada al sodo, non prende rischi a agguanta il gradino basso del rostro con un guizzo finale che lascia con l’amaro in bocca Alfonso di Benedetto.

Il siciliano (con Daniele De Luis sulla Peugeot 207 S2000) è tra i migliori della giornata e meriterebbe ben più della medaglia di legno. A lui il derby siculo con Totò Riolo, a sua volta al via per provare la sua Fiesta R5 in vista del Targa Florio. Marco Tempestini (Fiesta R5) conclude sesto, ereditando il piazzamento che a tre quarti di gara era di Ivan Ferrarotti: il reggiano, all’esordio sulla Clio R3T con Manuel Fenoli alle note, impressiona per padronanza di un mezzo sul quale aveva percorso solo pochi chilometri, ma sciupa un bel risultato con un errore all’inizio della prova finale che lo fa precipitare quattordicesimo.

La vittoria tra gli equipaggi a due ruote motrici va così ai ‘vicini di casa’ del re del CIR Produzione dello scorso anno: Tosi-Del Barba (Clio R3C) sfornano un’ennesima prestazione di valore e sono settimi, solo due secondi davanti agli scatenati Carella-Biglieri. Il pilota piacentino è a sua volta tra i più convincenti della domenica e, all’esordio sulla Peugeot 208, mette in fila i due toscani Pisani e Panzani, in gara per preparare l’esordio nel CIR della prossima settimana. Tra i tre ‘erredueisti’, Penserini-Romei (Clio S1600) chiudono la top-10 con una gara giudiziosa.

Tra le storiche, subito out per noie meccaniche le Lotus Elan di Cortimiglia, Melli e la sua splendida Porsche 911 (4° Raggruppamento) hanno vita facile sulle A112 di Pinzoni e Verri.

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