Da quest’anno la serie cadetta dei rally di casa Italia perde la sua titolazione, scompare la voce campionato e diventa Trofeo Italiano Rally, il terzo cambio di nome in quattro anni, ma nella sostanza continua a portarsi dietro gli stessi pregi e vizi di sempre. Ed il più evidente nella prima di Cassino è il solito elenco partenti striminzito appena ci si sposta verso sud.
Dopo due edizioni nobilitate dai lunghissimi elenchi iscritti della finale di Coppa Italia la settima edizione del Lazio riceve la sua promozione nella serie cadetta del panorama Italiano, ma va a sbattere la faccia in una serie a trazione completamente nordista. Con quattro degli otto appuntamenti in veneto e tre a coefficiente 1,5 Lazio, Salento e Como, a Cassino speravano di limitare i danni. Invece quarantasei iscritti sono gli stessi numeri del Salento venti ventitré (gara sempre a coefficiente maggiorato), ed iniziare con questi è la dimostrazione che bisogna dare delle risposte più elaborate di un semplice coefficiente. Da quest’anno non ci sarà più un iscrizione alla serie e quindi non è dato sapere chi ha optato per giocare uno dei due scarti nella trasferta Laziale, è quindi presto per dire se il livello qualitativo il TIR sarà pari a quello dell’anno passato. Anche se chi ha ambizioni di campionato è improbabile non si presenti alla prima gara a coefficiente maggiorato. Di sicuro non ci sarà Simone Campedelli, il campione in carica non difenderà il suo titolo, visto il suo ritorno nella massima serie (CIAR) dopo anni di assenza. In questo primo round al volante di una WRC ci sarà solamente Luca Pedersoli, che per l’occasione ha rispolverato la solita Citroen DS3 WRC, con la quale calca la scena dal Campionato Italiano WRC 2018. Il favoritissimo della vigilia, in particolar modo dopo quanto visto al Ciocco, è sicuramente Andrea Nucita, una partenza su due fronti che però vista la competitività mostrata dalla Hyundai i20 N Rally2, che a metà maggio vedrà arrivare le nuove evoluzioni, l’ago della bilancia dovrebbe propendere per la massima serie. Interessantissimo lo scontro tra il vincitore della passata edizione del rally del Lazio Giuseppe Testa, e il Biellese Corrado Pinzano di nuovo al volante della Volkswagen Polo GTI R5, che tante soddisfazioni gli ha regalato. Testa si presenterà come l’anno passato al volante della Skoda Fabia Rally2 Evo, targata Delta Rally, obbiettivo migliorare quella quinta piazza che comincia ad andargli stretta. Pinzano quarto nelle ultime due stagioni, ma con in carniere due successi scratch nel 2022 e uno nel 2023, in questo inizio stagione con il secondo posto ai Laghi dietro a Crugnola ha dimostrato ambizioni importanti. Da non prendere sottogamba Simone Miele e la sua Fabia RS, che nel campionato cadetto è andato per due anni a podio.