Nel lancio della stagione TIR il neopromosso rally del Lazio che quest’anno apre il campionato non ha nascosto le sue ambizioni che puntano direttamente alla massima serie tricolore. Un azione che va a confermare le ambizioni dell’organizzazione capitanata da Rendina, di tentare una nuova scalata al WRC con il Roma Capitale.
Il clamore mediatico, o meglio la macchina mediatica sviluppata per promuovere il Rally del Lazio da patron Max Rendina non è passata inosservata, dalla presentazione della gara andata in onda sulle reti Mediaset (compresa la prima pagina del TG5). Una gara che nella sua presentazione pubblica ha messo l’accento su una manifestazione sviluppata a stretto contatto con la territorialità, con un coinvolgimento a tutto tondo, dalla gara agli eventi messi a corollario della manifestazione. Nessuno ha fatto mistero di ambizioni che puntano alla massima serie tricolore, se da un punto di vista il Lazio organizzativamente e geograficamente potrebbe sembrare un doppione del Roma Capitale. Presente nell’Italiano rally ininterrottamente dal 2015. In realtà si tratta di un altro segnale che va a rafforzare i rumori che indicano un nuovo tentativo di scalata al WRC del Roma Capitale, una sorta di up-grade dall’ERC al mondiale, sulla falsariga delle Canarie. Provocazione lanciata anche da un media internazionale con la frase sibillina: “chi sarà il prossimo”. Una scalata che non è certamente una novità, trattandosi semplicemente della riedizione di quella tentata nel 2021, quando era stato coinvolto il Valtiberina. Questa volta però il fondo sterrato sembra destinato a passare la mano ai fondi catramati, visto che l’ipotesi ancora ventilata di una gara mista, dovrebbe superare il no secco dei costruttori a questo tipo di rally. Il contratto triennale firmato dalla Sardegna nel venti ventidue, scadrà alla fine dell’edizione 2025, che farà base ad Olbia. Una volata bella lunga visto che al tavolo delle discussioni si dovrebbe andare solamente alla fine della ventiduesima edizione, a meno che nella importante riduzione di chilometri di quest’anno non si celino problematiche che potrebbero accelerare le ambizioni di Roma Capitale.