IN LAZIO TESTA PIEGA TUTTI

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Il pilota Molisano bissa, a cinque mesi di distanza, il successo ottenuto sulle strade di Cassino, ieri valido per la finale unica di Coppa Italia, oggi per la prima del Trofeo Italiano Rally, il campionato che l’anno passato rispondeva al nome di CIRA. Una vittoria cristallina con un crescendo da incorniciare con il quale ha piegato un Pinzano in grande spolvero.

Il rally del Lazio in versione T.I.R. è scattato ieri nel tardo pomeriggio con Pinzano, Nucita e Testa partiti a tutta in una sfida semplicemente pirotecnica, tre speciali (l’ultima in notturna) dove i pretendenti alla prima del TIR hanno firmato uno scratch a testa. Uno scontro tiratissimo, sul filo dei decimi di secondi che nel ultimo passaggio (di giornata) in notturna perde il favoritissimo Andrea Nucita, vittima di una foratura che lo obbliga a fermarsi per la sostituzione del pneumatico. Uno stop da quasi quattro minuti, che lo fa scivolare nelle retrovie, ed alla ripartenza mattutina vista la gara compromessa getta subito la spugna. Nelle prime due speciali della frazione del sabato vanno a scratch entrambi i pretendenti, ma Corrado Pinzano leader nelle prime quattro speciali nel primo passaggio su Itri si vede scippare il timone della gara da Giuseppe Testa. Il distacco tra i due è sempre di qualche secondo, anche se sarebbe più corretto parlare di decimi di secondi, visto che in cinque speciali la distanza a favore di uno oppure dell’altro non ha mai superato i 2”.2. Alle spalle dei due pretendenti si è creato subito il vuoto, con la DS3 WRC di Pedersoli ad una mezza minutata, ed ai piedi del podio le Skoda Fabia RS di Simone Miele e Marco Silva ad una minutata a giocarsi la top five. Nelle tre speciali della sezione finale a prendere le redini della gara è stato un Giuseppe Testa finalmente convincente, salito in cattedra, senza cadere in esagerazioni, da un altro click al suo passo ed inanella gli ultimi tre successi parziali. Abbastanza per mettere a sedere le ultime velleità di Corrado Pinzano, che issa bandiera bianca, anche se il distacco finale tra i due non supera il muro dei dieci secondi, sino alla prova conclusiva quando Corrado alza il piede e vede raddoppiare il divario. La terza piazza se la tiene stretta un Pedersoli che non riesce a dare regolarità al suo ritmo, dopo una partenza così così nella prova in notturna vede raddoppiare il suo ritardo, e si accontenta di portare a casa una terza posizione facile, correndo in ottica campionato. A chiudere la top five troviamo un Miele, che con un bel crescendo finale si scrolla via il fiato sul collo di Pina.   

CLASSIFICA

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