L’anno passato la Hyundai di Lappi aveva riempito il cassonetto del ferro rotto con ben quattro alberi di trasmissione rotti, il problema non si è più presentato ma a quanto pare le sollecitazioni alla base di quei cedimenti potrebbero avere inciso sul elemento a monte nella catena della trasmissione, provocando l’esplosione del cambio.
Autore di una partenza perfetta, Lappi ha sfruttato il vantaggio di avere imbarcato (nella prima bouclé) solamente una ruota di scorta, un’evidente strategia della squadra, per cercare di tenerlo incollato a Rovanpera. Il suo approccio come quello di Kalle è stato sostenuto, ma con la dovuta attenzione ad una gara dura come il Safari. Il cedimento del cambio sulla i20 N Rally1 di Lappi all’inizio della replica pomeridiana, ha però fatto suonare le sirene di allarme all’interno del reparto tecnico della Hyundai. Risolto il problema all’albero rinforzandolo, questa volta è esploso il cambio e senza dare troppi segnali, prima ad intermittenza si è ritrovato ad avere trazione solo sull’anteriore, e poi senza impatti o rumori di rotture particolari ha perso anche l’anteriore e si è dovuto mestamente parcheggiare a bordo strada. Il responsabile tecnico Demaison ha detto che speravano di avere risolto il problema, ma alla base della trasmissione c’è un peccato originale di affidabilità, e mettendo una pezza da una parte si va a mettere in crisi altri particolari. Un problema di difficile risoluzione a causa delle tante restrizioni regolamentari sull’utilizzo dei jolly di omologazione, che obbligherà la i20 N ad inseguire ancora per qualche tempo. Non è però stato spiegato se queste rotture dipendano dai tanti colpi assorbiti in gara, oppure dalle particolari sollecitazioni meccaniche su organi non adeguati ai carichi esercitati. Se da una parte Neuville e la squadra si sono preoccupati non poco, e la vettura del Belga oltre ad essere monitorata con maggiore attenzione, ha indotto Thierry, almeno a parole a non prenderla per il collo. Vero, ma sulle piste Africane le edizioni passate ci hanno insegnato che non vince chi va più forte, ma chi trova il giusto compromesso per non affaticare la meccanica, ed evitare le forature, per cui nemmeno il fenomeno Rovanpera in una giornata è mezza non e mai andato al 100%. Ed a Neuville tanto gli è bastato nelle prime speciali del sabato per salire in seconda posizione sfruttando le forature di Evans e Katsuta. Un piccolo tarlo però continua a tormentarci, possibile che Lappi sia sempre il primo a pagare pegno? La sua è una guida più spumeggiante che sollecita maggiormente la meccanica rispetto alle linee pulite e precise del Belga, ma il dubbio che sulla vettura di Lappi ci siano regolazioni leggermente più aggressive che facilitano l’emergere di certi problemi non è da escludere. Una giocata assolutamente pulita, che da un vantaggio a quei team che sanno sfruttare al 100% il concetto di squadra.