Nella tappa finale Kalle si conferma padrone assoluto della situazione, senza alcuna esigenza di correre dietro ai punti della classifica WRC piloti, manda in archivio il Kalle piglia tutto e gestisce ogni metro di gara con una padronanza assoluta, in una gara che si è dimostrata ancora più dura degli anni passati.
In più di una occasione siamo stati particolarmente severi con Rovanpera, autore di vittorie fantastiche dove ha letteralmente distrutto gli avversari. Questa volta invece sul palcoscenico è salito un altro Kalle, padrone del suo passo e non della voglia di dimostrare di essere superiore in tutto. Metabolizzata la stagione passata dove si è imposto alla grande, ma ha anche dovuto fare di conto con posizione di partenza, ed altre situazioni di campionato da gestire e non prendere di petto; nella sua stagione a mezzo servizio ha iniziato buttando alle ortiche la Svezia. La fretta di chiudere una gara dove le condizioni mutavano da una speciale all’altra gli è stata fatale. In Kenia la musica invece è cambiata completamente, anche se la tanto temuta pioggia è girata al largo dalle speciali, la differenza di stagione sulle speciali è stata esaltata dalle tante forature e da una quantità di pietre mai viste prima. Una gara durissima per la meccanica, ed ancora di più per il rischio forature, dove Kalle è riuscito a differenza sui suoi avversari a non sbagliare nulla, mai un momento di foga oppure sopra le righe e con Lappi e subito dopo Tanak fouri gioco, ha iniziato ad andare in controllo. Impressionante soprattutto nella capacità di stare su linee difensive ma veloci, un passo se vogliamo simile a quello dei suoi avversari, ma lontano dalle forature. Ritmo che ha abbassato nell’ultima frazione quando ha iniziato a spendere qualche manciata dei secondi di vantaggio accumulati. Alle spalle del giovane Finlandese conferma la sua solida piazza d’onore Takamoto Katsuta, finalmente consistente dall’inizio alla fine. Dopo un inizio stagione disastroso, impegnato ad andare a cercare tempi che non gli appartengono, ha dato regolarità al suo passo, ed in gara durissima nonostante qualche foratura si è portato a casa una bella seconda posizione. Permettendosi nel finale di giocare con i suoi secondi di vantaggio su Fourmaux, con la stessa padronanza del suo capitano Rovanpera. Il terzo gradino del podio è ancora per Fourmaux, il ragazzino del nord della Francia ha confermato di avere passo e consistenza, e comunque i suoi tempi sono in progressione, e nel conto delle forature solo Kalle ha fatto meglio di lui. Una tappa finale tutto sommato ravvivata dalla lotta per i punti, con Tanak, Neuville e Evans che non si sono risparmiati, compatibilmente con una gara da correre tutta sul passo.