Il primo a scattare dai blocchi di partenza è il solito Andreucci, ma i freni tradiscono la Peugeot 208 che perde quasi 4 minuti, Basso si ritrova così una leadership che si consolida chilometro dopo chilometro su un Perico determinato ma pago comunque della seconda piazza.
La prima tappa parte in condizioni stabili, con la temuta pioggia che arriva solamente a fine tappa, la battaglia si annuncia campale, ma dopo pochi chilometri l’impianto frenante tradisce Andreucci che riesce a raggiungere l’assistenza di metà giornata con quattro pesantissimi minuti di ritardo. Basso partito anche lui fortissimo si ritrova così tra le mani una salda leadership, ottenuta senza colpo ferire. In realtà alle spalle del Giando c’è la Peugeot di un determinato Perico, che nonostante qualche problemino ad un occhio mantiene alta la pressione, ma non affonda mai realmente i colpi pago di una piazza d’onore pesante. A fine giornata sul terzo gradino del podio a sorpresa troviamo Rudy Michelini, autore di una gara veloce ma costante; dopo stagioni con bellicosi propositi il Toscano parte senza obbiettivi pesanti e si mette alle spalle un bel gruppetto di concorrenti con Caldani, Albertini ed il Ciava. Con Andreucci fuori dei giochi di testa perde un occasione importante Umberto Scandola, dopo una partenza claudicante la sua Skoda rallenta e poi lo costringe a parcheggiarsi in speciale, quando il terzo gradino del podio sembrava oramai cosa fatta.