In quest’inizio del rally croato la presenza sulla strada della terra è sembrata aumentare rispetto alle edizioni passate, probabilmente ha influito una diminuzione dell’utilizzo degli antitaglio, strumento che negli anni passati non aveva migliorato in maniera consistente la situazione, ma aveva risolto solamente qualche grattacapo in più ai ricognitori.
Gli asfalti della Croazia si confermano tra i più soggetti a sporcarsi dell’intero panorama Europeo. Probabilmente nemmeno la Germania di Trier usciva conciata peggio, se mai sugli altopiani della regione del Saarland, dove le strade spianavano, si aprivano linee a taglioni dove tutta la macchina stava fuori della carreggiata, ed ovviamente si portava dello sporco in strada. Sulle alture della Croazia invece ad abbondare è la ghiaia utilizzata in quantità a bordo strada, in molti casi parlare di tagli è persino eccessivo, basta agganciare la corda con mezza ruota e la strada si sporca dopo appena due vetture. Rispetto agli anni passati gli antitaglio sono diminuiti e questo a contribuito ad aumentare lo sporco, anche in linee e curve dove è difficile immaginare si possa tirare in strada terra e ghiaia. Una diminuzione probabilmente legata all’uso quasi smodato degli anni passati, che però in più di una curva aveva contenuto il fenomeno ma non lo aveva azzerato. Se nel primo passaggio per le top car non si creano dei veri e propri trabocchetti, dopo il passaggio di tutti i concorrenti senza le correzioni dei ricognitori sarebbe difficilissimo trovare il ritmo giusto. Troppe le curve completamente ricoperte di ghiaia e terra, dove il rischio di volare fuori strada si impenna, a meno di non andare a cercare delle corde ancora più accentuate. Nel primo passaggio le Rally1 con la loro stabilità e l’apporto della down-force aerodinamica, non si creano vere e proprie situazioni di pericolo. L’unico problema sono quei decimi concessi agli avversari in trazione, oppure in quegli attimi dove la vettura si scompone anche solo leggermente. In Croazia i tempi nelle repliche pomeridiane sono particolarmente condizionati dal metodo di correzione dei ricognitori. L’obbiettivo non è solo evitare i trabocchetti, ma dare un senso all’evoluzione della strada in maniera da riuscire ad avere sempre le linee più veloci, ed efficaci.