Nella prima frazione Campedelli e la Canton hanno preso il comando, consolidandolo nel passaggio notturno, ma sulle prove del mattino sulla due Mari la nebbia fitta nella parte centrale fa saltare tutti gli equilibri, Simone ottiene il quarto successo consecutivo e porta il suo vantaggio a mezzo minuto su Andolfi e ben oltre su Albertini, chiudendo la partita.
Nella giornata di ieri il pilota romagnolo ha messo i puntini sulle “i”, ma nella seconda frazione le speranze dei suoi avversari si sono spenti dopo pochi chilometri nella prova di apertura dei Due Mari. Nella parte centrale scavallando le alture che separano la parte nord dell’isola, a quella meridionale, sul Monte Perone la nebbia riduce drasticamente la visibilità, ed un fondo a tratti molto umido, lasciano profondi segni sulla classifica della speciale e della generale. A battere lo scratch è stata sempre la Fabia RS targata Step Five di Campedelli, ed al traguardo della speciale il primo degli avversari Fabio Andolfi gli cede dieci secondi abbondanti, ed il suo ritardo nella generale arriva a sfiorare il mezzo minuto. Più prudente invece Albertini che nella nebbia lascia una trentina di secondi, cede così la seconda piazza ad Andolfi che si ritrova un sedici secondi da amministrare, per una piazza d’onore che in ottica di campionato sposta l’ago della bilancia dalla parte del savonese. Alle loro spalle regge in quarta posizioni Michelini, che però già staccato dal gruppetto del podio per l’eccesso, nella slow zone, pagato carissimo , entra nel mirino di Rusce che dalla nona posizione salta a piè pari alle spalle di Rudy e lo mette sotto pressione. Anche se le gare si concludono al traguardo, la piega della cinquantasettesima edizione del Rallye Elba è chiara a tutti, e nelle restanti tre prove speciali i principali protagonisti vanno tutti in controllo, amministrando e consolidando le rispettive posizioni. Tanto per non sbagliarsi Campedelli dimostra il suo stato di grazia andando a vincere anche tre delle quattro speciali odierne, pur accorciando le proprie linee il suo passo è talmente sicuro da permettergli di guadagnare ancora qualcosina ai suoi avversari, attenti soprattutto ad andare a punti. Nella nebbia e sulle strade umide Andolfi è riuscito a tenere un buon passo, ed ha passato senza troppi complimenti Albertini, scavando un bel solco tra se e il pilota bresciano. L’ultimo scratch se lo va a prendere un Rusce indiavolato, messo nel mirino Michelini, ha trovato motivazione e quella cattiveria che raramente è riuscito a mettere sul piatto, scippando sul filo di lana la quarta piazza a Michelini per appena 1”.2.