LE HYUNDAI DOMINANO LO SHAKE

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Lo shake down mette in luce le tre Hyundai, ma soprattutto ha messo in grande evidenza quanto si velocizzano le speciali del Portogallo con il passaggio delle vetture, un elemento che rischia di penalizzare in maniera importante i primi a passare sulle speciali, ed esaltare chi come Rovanpera parte nelle ultime posizioni assieme a Sordo.

Quale sarebbe stato il filone portante di questa edizione del Portogallo i piloti lo sapevano prima di arrivare a Porto, il rally del Portogallo con la sua prima frazione sulle mitiche speciali dell’Arganil, ha sempre messo alle corde chi aveva l’ingrato compito di partire davanti a tutti e pulire la strada. Ma dopo le ricognizioni si è capito che quest’aspetto, in questa edizione, avrebbe pesato ancora di più, ed i quattro chilometri e seicento metri dello shake di Baltar lo hanno confermato. Anche se lo shake down è un esercizio a carte coperte, dove non è dato sapere chi è realmente andato a caccia del tempo, qualche tendenza è venuta a galla. A cominciare da una Hyundai particolarmente in palla che ha piazzato ai primi tre posti dello shake Dani Sordo, Ott Tanak e Thierry Neuville raccolti in un fazzoletto di un secondo. Alle loro spalle a pochi decimi seguono Seb. Ogier, Adrien Fourmaux e Takamoto Katsuta, mentre staccati di qualche decimo in più troviamo Kalle Rovanpera e Elfyn Evans entrambi autori di una partenza a carte coperte. Il campione del mondo in carica nel primo passaggio ha però forzato il passo per cercare di quantificare quanto poteva essere il vantaggio della sua posizione di partenza, ed ha messo in carniere un miglior tempo bello pesante con un secondo e più di vantaggio, tranne con Sordo che partiva alle sue spalle. Il dragone Gallese invece non è sembrato andare a cercare risposte che lasciano il tempo che trovano, tanto sa bene che partendo per secondo potrà battersi solamente per posizioni di rincalzo, portando a casa punti preziosi per il mondiale. Tra i protagonisti del WRC2 il tempo lo piazza la Skoda Fabia RS di un Gus Greensmith particolarmente in palla, firmandolo nel suo primo passaggio davanti alle Fabia gemelle di Pierre Louis Loubet e Oliver Solberg. Alle spalle dei top driver di Mlada a un paio di secondi troviamo le GR Yaris di Sami Pajari e Roope Koronen.

SHAKE DOWN

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