Il risultato finale forse non è quello che si attendeva il campione del mondo in carica, vincitore delle ultime due edizioni della gara Lusitana, in testa come da pronostico ma su un terreno umido che partendo dietro non lo ha favorito si ritrova alla testa di un gruppetto con quattro vetture in cinque secondi, con Sordo e Neuville ad una quindicina abbondante.
Tradizionalmente la tappa tracciata attorno ad Arganil è la più iconica ed impegnativa della corsa portoghese ricca di episodi entrati nella leggenda assieme ai nomi delle speciali di Mortàgua, Lousa, Gòis e Arganil. Quest’anno le piogge cadute sulla regione prima della gara hanno un po’ modificato il fondo degli sterrati, appesantendoli e compattandoli con quel pizzico di umidità, che è scomparsa solamente alla fine del pomeriggio, sotto l’effetto di un sole battente. A beneficiarne è stato principalmente Thierry Neuville, a cui spettava l’ingrato compito, in qualità di leader del mondiale di aprire la strada. Dopo il successo sulla speciale spettacolo di Figueira Da Foz, il driver belga riesce ad andare a scratch anche sull’Arganil, e conclude il giro mattutino in seconda posizione a soli 2”.9 dalla leadership provvisoria di Katsuta. I primi sei della classifica sono separati da una manciata di secondi, una classifica cortissima dove poco conta chi supera chi. Assente dalle competizioni da almeno sei mesi Dani Sordo si è trovato dopo appena due speciali una quindicina di secondi sul groppone, ma con i due scratch a Lousa e Gois è riuscito a riaccodarsi al treno di testa. Nel secondo giro la Yaris division passa all’offensiva, ed a prendere il timone della gara è Kalle Rovanpera che salta subito Katsuta. Un terreno che tende ad asciugarsi rapidamente in particolare nelle ultime due speciali esalta chi come Kalle e Seb partono dietro. L’otto volte campione del mondo che precede Kalle nell’ordine di partenza si prende il rischio di affrontare il giro pomeridiano con una sola ruota di scorta (nonostante le pietre in strada siano diventate tantissime), alleggerendo così la sua Yaris di ben venti chili. Scommessa che gli frutta due scratch e a fine giornata arpiona la scia di Rovanpera ad un solo secondo dal Finlandese. Le tre Toyota con Rovanpera, Ogier e Katsuta monopolizzano il podio provvisorio davanti alle tre Hyundai i20 capitanate da Tanak, con Sordo e Neuville che nelle ultime due speciali perdono qualche secondo in più. Il gruppo dei primi però è davanti solamente di una quindicina di secondi, nulla di realmente compromesso per la tappa del sabato, dove Neuville si è tolto l’onere di pulire la strada al resto del plotone. Al settimo posto provvisorio sempre combattivo al volante della sua Ford Puma, troviamo Fourmaux, il suo distacco di quasi trentadue secondi è però impossibile da rimontare. Gara da dimenticare per Evans vittima di una foratura, preceduta dalla perdita del quaderno delle note da parte del suo navigatore, ottavo ad un minuto e quaranta dai primi non può fare altro che sperare in qualche ritiro dei suoi avversari.