Il rally Italia Sardegna venti ventiquattro manderà in scena una versione concentrata, proposta lo scorso anno prima dalla commissione e poi accolta dal gruppo di lavoro, più di un organizzazione avevano espresso interesse ma alla resa dei conti a provarci sarà solamente la Sardegna, con un edizione che il venerdì manderà in scena shake down e una mezza tappa.
Di chilometri, unità di misura incontestabile, il ventunesimo Rally Italia Sardegna ne proporrà appena 266,12; pochi ma comunque sempre più dell’edizione recuperata per i capelli nel venti venti, l’anno della pandemia quando il percorso misurava 238,84. In linea con le specifiche di quell’anno quando le poche gare disputate nella seconda parte della stagione: Estonia, Turchia, Sardegna e Monza furono costrette ad attestarsi su quei chilometri. Allora il format del Sardegna era rimasto quello standard, con lo shake down il giovedì e la partenza di buon ora il venerdì mattino e così via sino alla power stage domenicale tra mezzo giorno e l’una. Questa volta invece si va a modificare (riducendolo) in maniera sensibile anche il format, spostando lo shake down il venerdì di prima mattina, con la partenza della gara posticipata nel pomeriggio della stessa giornata. Per il sabato e la domenica invece tutto da copione con 149 chilometri di speciali il sabato e 39,30 la domenica. Il chilometraggio risicato della domenica lascia però qualche punto interrogativo sotto il profilo sportivo, dove emerge una forte approssimazione del legislatore, ma soprattutto di commissioni ecc.. che hanno proposto un dossier pieno zeppo di innovazioni, dove nessuno si è preso la briga di valutarle a trecentosessanta gradi. Il super Sunday contestato a priori per il nuovo sistema di assegnazione dei punti campionato, doveva dare una regolata ai chilometri dell’ultima tappa, invece sino ad oggi si è spaziato dai settanta del Safari, ai cinquanta, sessanta degli altri, ed ora si precipita ai meno quaranta del Sardegna. Il problema nell’assegnazione dei punti è che più corta e la tappa, più si affievoliscono i contorni sportivi a favore di una sorta di lotteria della domenica mattina. A priori quando si è parlato di una gara più corta molti super appassionati, che ogni anno non fanno mancare la loro presenza ad uno o più appuntamenti del WRC, hanno storto il naso e qualcuno per il 2024 ha rivolto il suo sguardo verso altre gare. In realtà il format di quest’anno, chilometri in meno a parte, è decisamente votato agli spettatori che abitualmente si assiepano a bordo strada, dal venerdì alla domenica si potranno seguire, senza fare i salti mortali, ben otto speciali. Ovvero la metà delle sedici in programma.