A caratterizzare la prima frazione, ed in parte anche il sabato mattina, è stata la scommessa sulle gomme, nulla riguardante mescole o eventuali prestazioni, ma sul fatto di andare via con una o due scorte, una scommessa vera perché in una sezione di settantasette chilometri con un fondo molto duro e sassoso il rischio di forare era molto alto.
La strategia di pneumatici della prima frazione ha visto spaccarsi il gruppo dei top driver in chi è partito imbarcando una sola scorta e chi due. Venti venticinque chilogrammi che incidono sulla prestazione pura, ma ancora di più sugli equilibri della vettura, soprattutto sulle reazioni del posteriore. Scommesse che i top driver si giocano sul sentiment del momento, ma che alle spalle hanno elementi di un lungo e attento lavoro soprattutto nei test, per avere tutti gli elementi in mano per sapere se il rischio vale la candela, e quali sono eventuali regolazioni di fino sul set-up per avere la vettura sempre al massimo a seconda della soluzione adottata. Nel venerdì short ad optare per una sola gomma di scorta sono stati Ogier ed Evans per la Toyota e Neuville e Sordo con le Hyundai. Una scommessa costata molto cara al dragone Gallese che sulla prima rimedia una foratura lenta, tempo perso relativamente poco, ma senza più una scorta non ha potuto attaccare a fondo, ed a fine tappa si è ritrovato sul groppone quasi un minuto. Una scelta che anche con il senno di poi era giusta perché lui e Neuville partendo davanti a tutti, per limitare i danni erano obbligati a giocarsi tutte le carte possibili. Per Ogier e Sordo si è trattato comunque di un azzardo, il primo giustificato relativamente dal fatto di puntare solamente al successo, il secondo per sfruttare al 100% il vantaggio della posizione di partenza. Ma allo spagnolo questo non è bastato per restare agganciato al treno dei primi, troppo importante la differenza al volante con i più forti del momento. Comunque nel secondo caso non sufficiente per giustificare il rischio di correre una frazione azzoppata a fronte di un guadagno di pochi secondi che nelle tappe seguenti avrebbe perso nel giro di un paio di speciali. Un jolly che Ogier ha calato anche questa mattina, questa volta tra i P1 è però stato l’unico a fare l’azzardo. Nonostante non gli sia andata benissimo, con la foratura lenta sulla prima speciale ha perso una manciata di secondi, ma soprattutto si è ritrovato a fare tre prove senza una scorta. Con l’obbiettivo di vincere a tutti costi, senza problema di punti mondiali ha comunque tenuto un buon passo senza mollare Tanak, ma a quel punto assumendosi i rischi di un’altra foratura, che è arrivata ma nel trasferimento tra fine Tula e Pattada è ..