La marcia indietro sul colpo di spugna da dare all’ibrido era scritta nei forti segnali arrivati dopo il Safari da parte dei costruttori impegnati a tutti i livelli: rally1 e rally2. Ma sistemato il dossier venticinque, ventisei, ora inizia il vero confronto che tutti hanno evitato: la nuova generazione di Rally1, una pratica da chiudere in sei mesi con una bozza di regolamento.
Lo scontro almeno nei mesi di marzo e la prima metà di aprile è stato campale, con i costruttori che hanno trovato convergenza su un fronte comune e dall’altra il gruppo di lavoro della FIA. La decisione finale di non cambiare nulla nel biennio di proroga delle rally1 era la sola a costo zero, quindi se vogliamo scontata. Tutto il resto fa parte di voli pindarici scollati dalla realtà in primis un WRC dove le rally2 attuali, o delle ipotetiche rally2 plus, con un colpo di spugna alle rally1 invaderebbero il mondiale. Un pensiero naif, legato all’idea, o meglio alla fantasia, che i costruttori oggi in possesso di una rally2 entrino a fare parte della partita e si apra la porta a privati. Dimenticandosi di come nel 2019 era andata la partita tra WRC2 Pro e WRC2, un chiaro esempio della differenza di quando una casa corre da ufficiale o meno, anche con le meno potenti rally2. La prima tappa del dossier 2027 si giocherà in questi tre mesi che ci separano dal consiglio mondiale FIA del motorsport del 17 di ottobre. L’obbiettivo è arrivare a tirare le linee teoriche di un nuovo regolamento in grado di attirare nuovi costruttori e tenere dentro gli attuali, un operazione tutt’altro che scontata visto che le case hanno una visione del futuro incerta e differente, ed anche gli interessi del momento a volte non coincidono con la visione del futuro. Teoricamente si partirà da un foglio bianco, dove le parole d’ordine sono riduzione di prestazioni e costi, in realtà il gruppo di lavoro di Reid probabilmente potrebbe avere già fissato dei punti in questi mesi dietro le quinte. Sarebbe ingenuo pensare che dietro a questa inversione a “U” non ci sia stata una contropartita, ma trovare la quadra alle linee di un regolamento capace di guardare avanti e soprattutto attrarre altre case non sarà facile. Il cronoprogramma deve essere obbligatoriamente stretto, perché se si vuole arrivare ad una bozza di regolamento tecnico da ratificare nel consiglio del motorsport di dicembre, che si terrà in occasione dell’assemblea generale di Kigali l’11 dicembre.