ERC JUNIOR TROPPE USCITE

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In Scandinavia l’ERC Junior ha superato la boa di metà stagione, ed i nostri giovani portacolori hanno raccolto poco o nulla, troppi errori e gare buttate alle ortiche soprattutto da parte dei due debuttanti Pesavento e Nerobutto che sembrano essersi dimenticati dell’importanza di fare chilometri in vista di una seconda stagione dove mettere sul piatto l’esperienza accumulata.

Nell’ERC Junior la presenza dei tre alfieri dell’ACI Team Italia è stata decisamente avara di risultati, una stagione che i tre giovani del triveneto tra qualche sfortuna, ma soprattutto una lunga strisciata di errori ha condizionato pesantemente il primo obbiettivo, fare chilometri ed accumulare preziosa esperienza su dei terreni tutti da scoprire. Una parentesi a parte la merita Mattia Zanin, che nelle prime due uscite ha dovuto fare i conti con vari cedimenti meccanici, mentre in Svezia dopo un problemino al radiatore rimedia un uscita di strada che lo obbliga a issare bandiera bianca. Se una tirata di orecchie è debita, i tempi battuti a Karlstad e anche nelle altre gare fino a quando non ci sono stati problemi sono stati ottimi. Dopo una stagione venti ventitré povera di risultati, ma dove ha fatto tanta esperienza, quest’anno ha dimostrato tutta la bontà della scelta di non gettare la spugna e ripresentarsi nel ERC Junior. I tempi battuti quando le cose giravano per il meglio sono stati all’altezza di molti dei favoriti alla corona continentale. Se la scelta del ventunenne Geronimo Nerobutto di tuffarsi nella kermesse Europea è quella giusta per un ragazzo che vuole crescere, con un Ungheria finita con il super rally e due ritiri, deve impostare una seconda parte di stagione imperativamente al piccolo trotto. Tempi o comparazioni se si vuole crescere bisogna dimenticarli, altrimenti senza masticare chilometri il prossimo anno, il punto di partenza sarà sempre lo stesso. Per ultimo abbiamo lasciato la rivelazione venti ventitré, dominatore dell’Italiano Junior Davide Pesavento, nel suo caso la tirata di orecchie è di quelle che devono fare male, per essere ricordata. Il ragazzo di talento ne ha da vendere, lo ha dimostrato l’anno passato e lo ha ribadito in numerose speciali con performance di tutto rispetto, scratch compresi. Ma a differenza di Daprà nel WRC che quando i suoi tempi si fanno notare, lui accorcia il suo passo, Pesavento è sembrato andare a cercare quel qualcosa in più ed è inciampato in errori. In una serie tutta nuova da metabolizzare, per un ragazzo che alle spalle ha una stagione nell’Italiano Junior e l’anno prima quattro gare messe in croce, fare chilometri è basilare per una prossima stagione nell’ERC, ma anche per aiutarlo a trovare la giusta solidità mentale. Tra i suoi principali avversari da Mc Rae, Vaher a Johansson, anche se più giovani hanno alle loro spalle dalle tre alle quattro stagioni di esperienza, contro una e mezza del vicentino. Una ragione in più per cercare almeno in questa seconda parte di stagione di portare al traguardo la sua 208 rally4, imparando a correre già in ottica venti venticinque. Non a correre come non ci fosse un domani, rischiando di vanificare altre gare ..

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