ANTITAGLIO IN ORDINE SPARSO

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Oramai troppo spesso dall’Italia al WRC passando per l’ERC i campionati di spessore propongono delle gestioni sempre più blindate, con dei format congelati dai quali raramente gli organizzatori si distanziano. Al contrario su alcuni dettagli molto importanti sotto il profilo sportivo, non ci sono regole comuni e tutti procedono in ordine sparso, come sugli antitaglio.

Gli antitaglio sono entrati a fare parte dei rally in maniera importante nel nuovo millennio, ed in particolare nell’ultimo decennio si sono moltiplicati esponenzialmente, dividendo come al solito i fans, con i più tradizionalisti ad opporsi, nel nome dei tempi che furono. In realtà soprattutto sui fondi catramati i rally che furono non hanno nulla a che spartire con i rally degli ultimi anni, complice l’evoluzione delle vetture, ma soprattutto dei pneumatici che la dove si poteva andare in corda oggi concedono autentici taglioni, con le vetture completamente fuori delle carreggiate. Ed è estremamente interessante notare in questi anni come parallelamente alle discussioni su antitaglio si, antitaglio no, dalla FIA ai gestori dei vari campionati internazionali, oppure ASN nazionali nessuno abbia minimamente pensato a normare l’argomento. Se la loro utilità allo scopo di evitare molti tagli, trasformando molte curve asfaltate, in sterrate, con sporco, terra e pietre in quantità, è un problema differente a seconda della tipologia di strada, al quale generalmente rispondono perfettamente; in pochissimi si sono posti il problema sotto il profilo sportivo. Cosi in mancanza di una regolamentazione o perlomeno indicazioni precise ogni gara adotta un suo sistema, chi con qualche ingombrante rotoballe, altri con manufatti di cemento, con un palo sopra per indicarne la presenza, alcuni fissati al suolo altri no. Generalmente sono piazzati a bordo strada, sulla parte sterrata dove l’asfalto fa scalino, ma in più di una occasione ci è già capitato di vederli posizionati a bordo strada, anche sull’asfalto. Ma non mancano le gare come il Lettonia WRC andata in scena la passata settimana, dove a fare da antitaglio c’erano dei paletti di legno piantati nel terreno, Che volontariamente uno vada a sbattere su un antitaglio è escluso, ma sfiorare un blocco di cemento (e aprire una ruota) è un’altra cosa rispetto a sfiorare dei paletti di legno che se colpiti si rompono, ed al massimo possono lasciare qualche bollo sulla carrozzeria. Sportivamente passa dalla notte al giorno, senza contare la possibilità una volta toccati di essere ripristinati a stretto giro di posta, quasi mai presente. Per ultimi abbiamo lasciato i dubbi che riguardano la loro installazione e indicazione, perché è bene siano presenti sui road book, ma andrebbero piazzati prima delle ricognizioni e non sempre è così automatico. Uno di quei buchi giganti che si sono formati in questi ultimi anni, mentre da una parte si inseguono artifici regolamentari, vedi i punteggi finali, forse sarebbe il caso di andare a normare certi dettagli che possono cambiare la faccia delle classifiche.

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