MRF TYRE IN DIFFICOLTA’

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L’anno passato a questo punto della stagione la MRF Tyre in Europa aveva collezionato due successi assoluti con Martin Sesks, ed era andata a podio sulla terra e sull’asfalto nella serie continentale, ma anche in Italia le cose andavano a gonfie vele con Andreucci nel CIRT e Campedelli nel CIRA e Mabellini impegnato a spot tra asfalto e CIAR.

Lo scorso anno la MRF Tyre ha investito moltissimo sull’ERC, ma nella seconda metà stagionale il gruppone ha cominciato a perdere pezzi, nulla di particolarmente preoccupante visto la marea di vetture con i colori MRF Tyre. I risultati però hanno continuato a ricompensare al gommista indiano sino all’ultime gare della stagione, che si è conclusa con il successo di Mabellini a Monza. Quest’anno invece è praticamente andato tutto terribilmente storto, l’unico acuto è stato quello di Sesks a metà marzo in Ungheria, quando a due speciali dalla fine quando stava conducendo la gara ha toccato una pietra mandando K.O. la sospensione della sua Yaris. Da quel momento le coperture indiane hanno dato l’impressione di una regressione prestazionale verticale, anche sui fondi sterrati là dove l’anno passato in più di un’occasione hanno messo alle corde la concorrenza. In Italia hanno pagato un maggiore degrado nelle speciali dei primi round del CIRT, mentre in Europa sono letteralmente affondate in due gare come Estonia e Scandinavia dove Martins Sesks non ha nulla da invidiare ai suoi avversari. Sull’asfalto è stata una sorta di caduta libera, con in Italia un Mabellini perso nell’anonimato sia nel CIAR che alle Canarie. Il Monza venti ventitré per le sue condizioni particolari non costituisce un vero riferimento, ma sulle strade del Mille Miglia Andrea era andato a podio, ad una quindicina di secondi dal duo di testa Albertini, Crugnola. Un risultato che quest’anno ha i contorni più sfuocati dei miraggi del deserto. A Roma la factory made in india è stata letteralmente spazzata via dagli eventi pre gara, perché dopo l’annuncio del divorzio di Llarena pronto a calzare la sua Fabia con le Michelin, è arrivato il forfait di Sesks. Il Lettone sull’asfalto non ha mai brillato, ma dopo gli esaltanti risultati al volante della Puma Rally1, avere gettato la spugna alla vigilia del Roma Capitale da un ipotetico quadro di quanto ci si attendevano da Roma. Ma in speciale le cose sono andate anche peggio, non tanto per l’anonima corsa del Mabe, nonostante ci abbia provato in ogni speciale, quanto nell’impietoso confronto con Llarena che si è presentato al via con le gomme del Bibendum. L’anno passato Andrea a Roma ma anche nel resto del campionato ha sempre battagliato alla pari con l’ex campione d’Europa, ma questa volta dopo le scaramucce iniziali Efren ha letteralmente mandato alle corde il bresciano, ed è andato a firmare un podio risultando il primo dei pretendenti all’ERC.

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