L’Acropolis regalerà a Elfyn Evans una posizione di partenza assolutamente favorevole, un vantaggio che dovrà obbligatoriamente capitalizzare per rilanciare le sue speranze nella corsa al titolo, ma soprattutto per dimostrare a Toyota di meritarsi il rinnovo del contratto per la prossima stagione, dato sempre più traballante soprattutto dopo la Finlandia.
Già prima di Jyvaskyla la posizione di Elfyn Evans in Toyota non era delle migliori, con il gallese in scadenza di contratto, ed una classifica in quel campionato piloti che secondo Toyota doveva essere facilmente cosa sua, sempre ad inseguire e con il fiato grosso. Nella gara Finlandese invece è arrivato uno zero bello tondo, molto pesante soprattutto per i punti costruttori, visto che nella classifica piloti vedersi superare di pochi punti da Ogier, ed avere nel mirino a pochi punti Tanak non è assolutamente negativo. A rendere traballante la posizione di Elfyn sono i dubbi di Morizo, che non ha mai espresso in maniera esplicita, ma si percepisce spesso dai non detti. In questo momento il deus machina di Toyota non riveste un incarico ufficiale all’interno della squadra finlandese o dell’organigramma Gazoo Racing; ma le decisioni importanti, in primis sulla scelta dei piloti la prima e l’ultima parola è la sua. L’errore di Evans che lo ha messo fuori gioco ad una speciale dalla fine, non è certamente una medaglia da appuntarsi al petto, ma si stava comunque battendo per quelle due manciate di punti del super Sunday. Un errore che ha fatto dimenticare che i punti gara erano andati a farsi benedire il sabato per un problema tecnico alla trasmissione, che lo aveva strappato dalla battaglia per il successo. Un elemento che non gli ha sicuramente permesso di affrontare la battaglia della domenica con la giusta serenità, inoltre tra gli avversari si è ritrovato anche Kalle che doveva amministrare il suo successo e non certo andare a caccia di punti. Anche nel valutare la sua stagione i quattro podi portati a casa (tre seconde piazze e un terzo posto), non sono un bilancio disastroso ma nessuno sembra essersene accorto, a differenza dei punti negativi. In queste ultime stagioni Evans è riuscito a portarsi a casa per ben tre volte la palma di vicecampione, nessuno vuole paragonarlo a Ogier oppure a Rovanpera, ma è evidente che in termini di risultati non ha nulla da invidiare a Tanak e Neuville. Ma a fare una differenza importante c’è un gettone di ingaggio molto più leggero, perché Ogier a parte sino ad oggi Toyota è sempre stata molto parsimoniosa nel pagare i suoi piloti. A giocare un ruolo importante su un eventuale riconferma sarà obbligatoriamente l’Acropolis, una gara difficile, ma dove potrà contare su una migliore posizione di partenza nei confronti dei suoi avversari diretti nella corsa al titolo. Ma soprattutto alle sue spalle non ci sono piloti part time di spessore in grado prendere un importante vantaggio il venerdì.