JAPAN PAURA DA TEAM ORDER

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In vista del Japan i teorici degli ordini di squadra si sono già scatenati, ed in Hyundai si scomodato anche il presidente Abiteboul per smentire eventuali ordini di squadra a favore di Neuville. Una smentita assolutamente inutile, perché le voci si sono partite non da un attenta valutazione delle classifiche, ma dall’idea di qualcuno che Neuville sia favorito e non meriti ..

Mai come prima del Japan le teorie di cospirazioni per favorire Neuville nella sua corsa al titolo sono legate a chi si ostina a profetizzare il Belga abbia bisogno di un aiuto della squadra per vincere la sua prima corona mondiale. In realtà guardando la situazione nel suo insieme, classifiche piloti e costruttori è lampante che non ci sono basi solide per trarre un vantaggio dall’avere davanti questo o quel pilota. Il titolo piloti oramai è nelle mani della squadra di Alzenau, ma con ventiquattro punti di vantaggio il Belga con venticinque punti di vantaggio per chiudere la partita gli basta una sesta piazza per mettere in carniere i sei punti che gli mancano per chiudere la partita. Senza dimenticare che in ballo ci sono anche i punticini del super Sunday. Una situazione dove fermare Tanak non servirebbe a nulla perché il titolo lo può solo perdere con eventuali uscite di strada oppure rotture importanti. Ma anche nel caso di un harakiri non sarà assolutamente una passeggiata conquistare più di venticinque punti, perché deve comunque piegare lo squadrone Toyota che si presenta con Evans, Katsuta e Ogier tre driver che sono andati a podio in Japan nelle due edizioni disputate. Ma soprattutto in ballo c’è anche il titolo costruttori, dove la Toyota deve recuperare quindici punti è quindi facile immaginare uno scontro campale soprattutto nelle prime due frazioni, dove la parola d’ordine in Hyundai è portare le vetture in fondo. Ma il vantaggio non è abbastanza per permettersi una gara improntata tutta sulla difensiva, quindi Tanak, ma soprattutto Neuville, che per suo personale interesse nella corsa al piloti potrebbe limitarsi ad una gara in marcatura, dovrà cercare il treno di testa. Eventuali ordini di squadra potrebbero arrivare da metà a fine gara, ma nel caso riguarderanno esclusivamente la corsa al titolo costruttori, e potrebbero andare dal congelare le posizioni per confermare i punti conquistati, ma la richiesta potrebbe anche essere quella per una tappa finale full-attack, a caccia di un bottino pieno con i punti del super Sunday. La posizione più scomoda in Hyundai è sicuramente quella di Mikkelsen, perché sia pure giocando in copertura non può permettersi di andare troppo piano, ma non deve assolutamente sbagliare, esercizio dove non si è particolarmente distinto. Chi non ha problemi di ordini di squadra è la Toyota dove l’imperativo è fare bottino pieno per cercare di ribaltare il mondiale costruttori, eventuali ordini potrebbero arrivare solo dal sabato sera in avanti, se la classifica gli sorridesse diventerebbe imperativo portare le vetture in fondo.       

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