LA WRC PROMOTER LASCIA IL WRX

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Qualche mesetto addietro dal WRC Promoter erano stati fatti trapelare i termini di una trattativa per cedere i diritti del WRC ad una cordata di investitori medio orientali, cifre importanti che oggi stridono ancora più di allora con la decisione della FIA indire un bando per l’assegnazione del ruolo di promotore del World RX, uno dei tre campionati gestiti a Monaco di Baviera.

Nelle ultime stagioni il mondiale di rallycross, ovvero il “World RX”, ha vissuto un periodo in caduta libera dove ogni anno si pensava di avere oramai raggiunto il fondo, ed invece l’anno dopo si precipitava ancora più in basso. Nonostante una situazione lampante, ha sempre fatto specie la voce dei quadri della WRC Promoter, che hanno sempre negato l’esistenza di un qualsiasi problema, ostinandosi a descrivere il WRX come una serie in salute. Talmente in salute che nei giorni passati la FIA ha indetto un bando per l’assegnazione del ruolo di promotore per questa serie iridata, questo nonostante non siano scaduti i termini del mandato assegnato alla WRC Promoter. Il World RX è nato da circa una decina d’anni, un periodo relativamente breve dove chi si candiderà ad entrare sarà il terzo promoter, dopo IMG e WRC Promoter. Il primo ha fatto un lavoro encomiabile, ma nel WRX ha totalmente sbagliato l’approccio all’elettrico, e proprio in quel momento sono arrivati problemi finanziari dall’alto, la scatola è stata svuotata e il rallycross abbandonato a se stesso. Senza nessun candidato disposto a tentare una nuova sfida, la FIA dopo avere sondato a lungo il terreno ha obbligato Todt in persona a forzare la mano alla WRC Promoter. In questi anni però la società bavarese non è mai entrata in sintonia con la disciplina dei circuiti misti, troppo spesso si è basata sull’esperienza maturata nel WRC. Senza fare un reale sforzo a comprendere le differenze necessarie per una comunicazione mirata, ed i relativi aggiustamenti sportivi e tecnici da apportare alla disciplina. In pratica dal febbraio venti ventuno è continuata la caduta libera, che da una stagione all’altra si è limitata a rallentare, oppure accelerare, ma il trend non ha mai accennato realmente a fermarsi, men che meno ad invertirsi. Così senza fare troppo chiasso il promotore ha passato la palla alla FIA, nessuna trattativa milionaria o più realisticamente terra a terra, ed il rischio nessuno si faccia avanti è decisamente alto. Tra il valore commerciale del World RX e quello del WRC ci passa un intero oceano, ma l’operazione di alzare il valore del WRC facendo trapelare ipotetiche trattative su somme stellari, a fronte di un ruolo ripassato mestamente nelle mani della FIA riporta tutti con i piedi per terra.

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