Lorenzo Bertelli anche in questa terza edizione del Brunello il suo compitino lo ha svolto con estrema diligenza tenendo un passo onesto nella prima frazione ha subito messo una mezza minutata tra la sua rally1, ed il plotone delle rally2 dove al traguardo a spuntarla è stato Bresolin davanti a Johansson e Roberto Daprà.
Il rally del Brunello anche questa volta è stato travolto dalla superiorità della Toyota GR Yaris rally1 di Lorenzo Bertelli, una superiorità sfruttata al meglio dal trentaseienne manager di casa Prada. Nonostante negli ultimi anni si sia limato a un paio di sortite rallystiche a stagione è riuscito a tenere in briglia la sua Hybrid, regalando al pubblico a bordo strada passaggi ad alto tasso di spettacolarità, quella che solo la cavalleria delle regine del mondiale rally riesce a dare. Anche se nel finale ha alzato il piede concedendo due successi parziali ai suoi avversari, ha chiuso la sua gara con una minutata abbondante su un Edoardo Bresolin sempre in grande spolvero. Nelle battute iniziali della gara, Daprà è partito molto forte nonostante fosse alla ricerca delle regolazioni ottimali per trovare il giusto feeling con la Fabia RS sulla terra. Ed è nato un appassionante braccio di ferro con la Skoda gemella di un Edoardo Bresolin entrato subito in gara nonostante una stagione intera al palo, dove ha avuto l’occasione di togliersi la ruggine nei sedici minuti di gara della salita di Tandalò. I due driver del triveneto se le sono date di santa ragione, per quella seconda piazza che in realtà valeva il successo vero della gara, considerato che Lorenzo Bertelli era una sorta di hors catégorie. Ad un certo punto Bresolin è anche riuscito a saltare il pilota trentino, la risposta è stata prontissima, ma la foga è costata a Roberto una falsa partenza e i relativi dieci secondi di penalità, ed al traguardo è scivolato fuori del podio a soli 4”.9 dalla piazza d’onore. Bresolin oltre all’argento si guadagna una nota di encomio stramerita, oramai i sogni sono un lontano ricordo ma il piede è sempre bello pesante, anche se le uscite sono ridotte all’osso. Alle sue spalle ad appena nove decimi si ritrova sul gradino basso del podio Mille Johansson, diciannove anni compiuti da sette mesi, al debutto su una rally2 dopo avere conquistato il titolo Junior ERC al volante di un Opel Corsa Rally4 è stato semplicemente impressionate. In tre quattro speciali ha preso le giuste misure alla Fabia Rally2 Evo e nella seconda tappa è salito in cattedra mollando una quindicina di secondi ai due fortissimi Italiani. Daprà dimostra per l’ennesima volta degli eccellenti spunti velocistici anche sulla terra, ma soprattutto ha continuato sulla falsariga di questa stagione applicarsi alla materia e studiare, evitando di commettere errori importanti. Tanto la stagione dei primi esami veri comincerà dal prossimo anno.