In Formula 1 la sfida tra i grandi team oggi si gioca ancora prima di mettere le ruote in pista sul filo della Budget Cap, un principio di economia che nei rally dal venti ventisette verrà trasferito almeno sulle auto, in pratica sulle nuove rally1 si andrà a replicare a grandi linee quanto è stato fatto prima sulle R5, ed ora Rally2. Unico punto interrogativo il teorico tetto di € 345.000 .
Nel nuovo regolamento, o meglio nelle linee guida tracciate dal consiglio mondiale, tra le numerose novità c’è il tetto al costo delle rally1. Qualche settimana addietro erano stati ventilati quattrocento mila euro, una somma che aveva sollevato più di un punto interrogativo, ma a sorpresa a finire nero su bianco è stata la somma di € 345.000, con un ulteriore sforbiciata di cinquanta mila euro. In un regolamento tutto da scrivere nei suoi dettagli, si tratta di un asticella molto bassa, come hanno detto team e soprattutto ingegneri irrealizzabile. Se la cifra stride, non è da meno il paragone che parla di una riduzione dei costi di una vettura del 50%, in realtà sulle rally1 come per le WRC Plus non è mai stato fissato un tetto al costo vettura, per cui una valutazione reale non c’è mai stata. O meglio abitualmente si è parlato di un milione abbondante a vettura, per poi scendere a ottocento – settecento mila quando serviva fornire, per interessi particolari, delle cifre più contenute. Una cifra che sarà inevitabile andare a ritoccare verso l’alto, un azione nella logica dei costi della tecnologia odierni. Un tetto quasi naturale pensando ad un passo indietro è la soglia del mezzo milione, ma in quello che in questi due anni diventerà inevitabilmente un tira e molla con i costruttori la somma fissata dalla FIA, sembra stabilita per non andare troppo oltre i quattrocento mila. Per avere un idea più precisa su quale saranno le indicazioni del dossier Car Cost Cap, bisognerà attendere quale sarà la strada che imboccherà il regolamento tecnico delle rally2. Sulla quale il consiglio mondiale non ha tracciato una linea di sviluppo concreta. O meglio se ridurre in maniera importante la forbice prestazionale tra rally1 e rally2, oppure continuare a tenerla su un livello ben divaricato come negli ultimi venti anni. Ad oggi senza ritoccare verso il basso anche le rally2, la forbice con il tetto dei 345.000 è minima, visto che le ultime rally2 lanciate sul mercato costano un venti, venticinque mila euro in meno. Per ridurre i costi inevitabilmente il nuovo regolamento tecnico rally1 andrà a copiare quei regolamenti di scala e sui materiali utilizzati della regolamentazione rally2. Una scelta filosofica con dei pro e dei contro significativi sia da una parte che dall’altra. Va però sottolineato che se la filosofia è quella di un importante riduzione dei costi, anche sulle rally2 una retromarcia sarebbe cosa debita. Il tetto appena sotto i duecentomila fissato per le R5 a retto per parecchi anni, nonostante qualche balzello sui kit evolutivi, ma con la pandemia la componentistica è esplosa, ed il concetto di Car Cost Cap è andato in frantumi.