Il Montecarlo sotto il profilo degli pneumatici è sicuramente la gara più complicata della stagione, ed in questi anni il Devoluy è diventato uno dei banchi prova ideali per il Monte, addirittura la neve e le mutevoli condizioni invernali non mancano mai, mettendo subito a dura prova le nuove coperture Hankook.
Una prima tappa con le condizioni più disparate, con tratti innevati, tanta neve fusa, bagnato e umido e qualche placca di verglas, ha subito messo alla frusta gli pneumatici Hankook, un grosso punto interrogativo visto che nelle condizioni Montecarlo le coperture Coreane non sono mai state testate. A montare le Hankook, arrivate in numero contingentato a La Joue du Loup, sono state sia le rally1 che alcune rally2, una gara test diventata anche comparativa con le Pirelli, per rendersi conto dei punti di forza e di quelli deboli. Nessuno per ovvie questioni di immagine e contrattuali si è sbilanciato a proferire commenti, ma nemmeno a chiarire i rumori che gli pneumatici per le rally1 non sarebbero bastati a coprire l’intera gara per Fourmaux e Rovanpera. Qualcuno tra le rally2 a denti stretti si è lamentato di una importante mancanza di grip, un fattore evidenziato in maniera netta da Adrien e Kalle che hanno alternato Hankook e Pirelli, e con le coreane la caduta prestazionale dei tempi era decisamente importante. Nelle particolari condizioni di strada del Devoluy tempi alti corrispondono a un grip inferiore, ma sarebbe un grave errore buttarla in sicurezza perché tutte le gomme hanno un limite e riuscire a capirlo ed interpretarlo sta alla sensibilità dei piloti. La nevicata della notte ha ridotto i taglioni a cui in questi anni ci hanno abituati rally1 e rally2, la causa principale delle forature che con una spalla meno rigida (come quella delle Hankook) potrebbero moltiplicarsi esponenzialmente. Comprensibili alcune critiche ai pneumatici chiodati, dove tra le rally2 qualcuno ha detto che a tratti si aveva la netta impressione di non avere i chiodi, il disegno leggermente diverso ed anche la posizione dei chiodi potrebbero dare delle sensazioni molto differenti. C’è anche da aggiungere che a colpo d’occhio il numero dei chiodi sembra leggermente inferiore a prima. Nelle condizioni delle strade del Devoluy, con le sporgenze contenute classiche del Monte, è difficili avere indicazioni precise a confronto con un test dove le basi sono corte e con condizioni particolari. Dalla geografia della chiodatura è evidente che in appoggio e in slide si ha meno grip, ma in trazione la prestazione dovrebbe aumentare, al volante la sensazione non è sicuramente buona ma bisogna fare i conti anche con il cronometro.