ARCTIC, GOMME E L’EQUAZIONE CHIODI

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A confondere le acque sui toboga ghiacciati di Rovaniemi ci ha pensato l’uscita di strada di Rovanpera per evitare uno spettatore; sei minuti persi sanati con un tempo imposto dopo avere valutato i video. Sono così passate in secondo piano le prestazioni delle Hankook con i chiodi lunghi, che hanno relegato la Yaris Rally1 di Kalle alle spalle delle prime rally2.

Al Montecarlo leggere il cambio il passaggio dalla mono fornitura Pirelli a quella Coreana non era sicuramente possibile farlo sulle indicazioni emerse dai piloti. Bocche tassativamente cucite, memori dell’esordio della prima mono fornitura, erano a tutti ben chiare le parole d’ordine imposte dal promotore: non spingersi oltre ad un salomonico “sono quelle per tutti”. Le condizioni invernali con ghiaccio e neve hanno latitato sino alla tappa finale, ed in condizioni semi autunnali soft e super soft hanno lavorato piuttosto bene. Nelle poche speciali uguali a quelle dell’anno passato, fare dei comparativi a distanza di dodici mesi su delle strade che mutano da un ora all’altra lascia il tempo che trova. Ma senza spaccarsi la testa in equazioni impossibili nell’analisi dei tempi, ad emergere è stato un sensibile calo prestazionale, compensato però da un numero limitato di forature a testimonianza di un prodotto che nel complesso ha garantito prestazione ed endurance. All’Arctic in Finlandia Kalle si è presentato al via in preparazione dello Sweden, ma sulle speciali on ice il calo prestazionale è stato molto più importante, evidenziando un ritardo abissale quando si utilizzano i chiodi lunghi. Impietoso il paragone con l’anno passato dove Evans con la GR Yaris Rally1 HY, aveva mollato a fine gara la bellezza di cinque minuti ad Heikkila (secondo assoluto) prima rally2 al traguardo. Ieri Rovanpera pronti via è volato in un muro di neve perdendo sei minuti, uno svarione arrivato al seguito di uno spettatore in strada, ed il collegio sportivo ha rimediato con un tempo forfettario che ha riportato Kalle nel vivo della battaglia di testa. Nelle sei speciali disputate ieri però Rovanpera ha battuto solamente due scratch, pagando carissimo il fatto di partire per primo su una strada dove una nevicata ha posato sul fondo una mezza spanna di neve fresca. Uno svantaggio importante, ma ritrovarsi a fine tappa dietro a Kauppinen e Lappi con una rally1, non si era mai visto nemmeno in condizioni particolarmente svantaggiose. Oggi partendo qualche posizione più indietro e con meno neve sulla strada la Yaris è tornata al copione originale, mettendo in fila uno scratch dietro l’altro. Ma a tre speciali dalla fine un vantaggio di mezzo minuto su Kauppinen è davvero pochino. Una gara test che apre interessanti considerazioni in vista della Svezia, a cominciare da quanto potrebbe perdere chi parte davanti in caso di neve fresca, oltre al fatto che su questo fondo il chiodo non ha subito lo stesso stress del ghiaccio vivo (durissimo), dove i chiodi possono saltare più facilmente, problema emerso nei test di dicembre.

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