Il team manager francese nelle sue dichiarazioni ai microfoni del promotore si è lasciato andare ad un “dovrò ricordare a Fourmaux il ruolo della terza vettura”; una dichiarazione che nella complicata gestione di una squadra solleva più di un punto interrogativo, troppo facile salire in cattedra dopo, quando non si è fatto niente per prevenire.
Al suo debutto nei rally, proprio in Svezia, nella sua seconda gara sul ponte di comando della Hyundai Abiteboul aveva combinato un mezzo pasticcio con il mancato switch tra Breen e Neuville. Un inutile cambio di posizione vanificato in power stage, eseguito nonostante il Belga fosse tallonato ad un niente da Rovanpera, rischiando di regalare una o due posizioni al Finlandese della Toyota. Dopo due stagioni di rally il manager francese, nella gestione delle gare si è circondato di un nutrito staff e non ha più rimediato inciampi come quello di Umea. La battuta rivolta a Fourmaux, “bisognerà ricordargli il ruolo della terza vettura”, poteva però tranquillamente evitarsela perché se il ruolo della terza vettura, una volta persi i 20” per sistemare il casco scivolando dalla quarta alla sesta piazza, doveva essere quello di coprire le spalle ai compagni, qualcuno avrebbe dovuto rimarcarlo. Dopo il pasticcio casco c’era un service, e quando Adrien ha optato per partire con una sola scorta le sue intenzioni erano più che evidenti. Non è certo un caso che nella prima speciale di Vannas sia subito andato a scratch, obbiettivo rimontare e cercare di saltare a stretto giro di posta Rovanpera. Se per la squadra con i due top ancora all’attacco del podio è più che comprensibile la volontà di avere Adrien appena dietro in copertura. Ma questo andava messo in chiaro al service, e difficilmente il francese avrebbe avuto da obbiettare, indipendentemente le consegne arrivassero da Abiteboul oppure da Marcos. E nel caso la scelta di partire per il secondo giro con la vettura più light non fosse stata abbastanza indicativa da fare trapelare le intenzioni di Fourmaux, dopo lo scratch un invito a portare la macchina al service ci stava tutto. Interessi di squadra, ma anche nello stesso interesse di Adrien che prima di perdere i venti secondi è andato molto forte, ma senza mai uscire dalle righe, mentre a quel punto era evidente la voglia di strafare. Ordini di squadra e consegne fanno parte dei giochi, ma vanno date a tempo e ora e non con anticipo oppure con il senno del poi.
