CIAR JUNIOR GRECO PROFETA IN PATRIA

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Con i suoi ventisei anni Matteo Greco è il più vecchio della nidiata degli Junior, ma alle spalle ha tantissime stagioni vissute in circuito, e solamente una completa nel pianeta rally, ma dopo l’apprendistato nello Junior venti ventiquattro ha dimostrato sulle strade del regione Piemonte di avere le carte in regola per puntare in alto.

L’anno passato, alla sua prima stagione vera, visto che le due gare a spot disputate nel duemila ventitré non possono sicuramente fare esperienza, le cose non erano andate benissimo ed a pesare in maniera particolare sono stati i due ritiri nelle gare sulla terra. Quest’anno le cose sono iniziate meglio già da Foligno con una quarta posizione finale, ad appena una manciata di secondi dalla seconda posizione. Sugli asfalti di casa ha subito ingranato la quinta, ed ha tenuto il timone della gara dal primo all’ultimo metro, con una grande padronanza della situazione come testimoniano gli otto scratch sulle tredici speciali disputate. Nelle prove iniziali ha messo in fila Dallapiccola, Nerobutto e Ricciu mentre il resto del plotoncino non è mai sembrato in grado di tenere il passo del padrone di casa. Un divario che si allarga e sulla quinta speciale un Nerobutto con il fiatone gli risponde sulla Diano D’Alba, ma nella speciale seguente esce di strada e mette fine al suo tentativo di risalire la china. L’unico a restargli in scia è Dallapiccola, mentre il gradino basso del podio virtuale vede un Ricciu perdere contatto e speranze di riagganciare la coppia di testa. Nel secondo passaggio sulla lunga di Mango Greco Brovelli danno lo strattone decisivo, portando il loro vantaggio sui primi inseguitori Dallapiccola Adrian ad una mezza minutata, mentre il ritardo di Ricciu Mazzone è oramai prossimo al minuto, con il fiato sul collo sempre più pesante del Sanmarinese Giacomo Marchioro, oramai a pochi decimi. La domenica con la pioggia e strade bagnate e sporche Greco continua di buona lena, Dallapiccola invece nel primo passaggio su San Grato esce di strada in qualche maniera riesce a ripartire e paga sei pesantissimi minuti, scivolando al fondo del gruppetto degli Junior. A questo punto il leader si permette sulla speciale finale di alzare il piede e raggiunge la pedana finale in grande scioltezza, mentre Ricciu riesce a scrollarsi dagli scarichi Marchioro, ed entrambi vanno a consolidare le loro posizioni sul podio.

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