ALBA UN RALLY SENZA CANCELLAZIONI

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A molti il format allungato del nuovo CIAR non piace, ed un certo retrogusto di brodo allungato c’è, ma al Regione Piemonte una tabella tempi e distanze, ed un tracciato adeguato hanno visto le due gare CIAR e CRZ concludersi senza tirare un solo colpo spugna alle speciali in programma evitando di mandare avanti la gara a suon di tempi imposti per le classi minori.

Avere allungato temporalmente il CIAR, includendo una mezza tappa domenicale, fa storcere il naso a molti, e manco a dirlo un commento su due finisce con il trascinare nella discussione i chilometraggi. Argomento dove spesso ci si rifiuta di fare di conto con la realtà di un panorama italico interamente o quasi a noleggio, dove i chilometri hanno tutto un altro peso. Gli effetti positivi di questo nuovo si sono visti ad Alba, dove tutti i concorrenti dal CIAR al CRZ hanno potuto disputare interamente tutte le prove speciali. Da una parte un tracciato e delle tempistiche attente a fare si che la testa non rischiasse di mangiare la coda, dall’altra una direzione attenta e puntuale si è impegnata a tenere legata la gara senza adoperare la scure delle cancellazioni. Così finalmente è andata in scena una gara della massima serie tricolore in grado di garantire dal primo all’ultimo equipaggio i chilometri promessi. Nella tappa del sabato non sono mancati i ritardi, tra incidenti e recuperi da fare in fretta e furia, sicuramente non è stata una passeggiata, ma impegnandosi seriamente a fare ripartire la gara i risultati si sono visti. Nella domenica una speciale in più ci sarebbe stata bene, ma è giusto sottolineare che nella mezza tappa mattutina, gli orari sono stati tutti rispettati, in particolare quelli sulla pedana finale dove in passato alcune gare (Regione Piemonte compresa) sono arrivate con ritardi improponibili. In questo periodo i campionati nazionali di mezza Europa propongono sempre meno chilometri, più che le federazioni e gli organizzatori a favorire questa emorragia è il mercato, per cui riteniamo sia sempre più importante riuscire a fare dei format con tempistiche in grado di garantire i chilometri promessi. Questo principio vale dal CIAR alle Ronde, ma è importante a dare l’esempio sia proprio la serie tricolore. Lasciando in sospeso il giudizio sul Ciocco, dove i problemi si sono riversati come un fiume in piena, frane comprese, il format venti venticinque allunga l’impegno, ma se questo aiuta ad evitare cancellazioni in quantità, con classi ridotte a correre gare azzoppate. Una gara tricolore è giusto abbia gli spazi per dare un certo contorno, come è giusto dare al CRZ uno spazio tutto suo condensato in una giornata. Purtroppo il CIAR a livello di visibilità si fagocita la gara di zona, ma porvi rimedio è quasi impossibile quando una gara fa da support a quella principale sia questa un CRZ, uno storico oppure una regolarità.

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