SCANDOLA ATTACK

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Il Veronese parte a tutta per cercare di mettere alle corde gli avversari, con il doppio scratch ad Avenale gli vale la testa della gara, davanti e Basso ed a uno Chardonnet, in una classifica cortissima.

Sedici chilometri non possono certo fare primavera, sopratutto in una gara su terra veloce come il rally Adriatico, ed avere una classifica cortissima tra quelli che ambiscono al successo è praticamente scontato. Dopo gli scratch nella seconda tappa del Sanremo, Scandola, che sulla terra è sempre andato fortissimo, è partito a testa bassa conscio che sulla terra la sua Fabia S2000 paga meno alla concorrenza. Una boucle fatta a tutta dove grazie al doppio scratch prende il timone, ma con appena 3.7 su Basso e 4.9 su Chardonnet. Il pilota BRC anche lui a tutta, ha messo giù subito le sue carte conscio che il tempo perso su queste speciali si recupera a fatica. Chardonnet atteso all’esame terra, è partito con un ritmo alto e forse vista la sua esperienza sulle stage del mondiale, potrebbe calare qualche jolly nel tappone di domani. Ucci e la sua Peugeot 208 T16 sono soltanto quarti ma con solo 8″ di ritardo, nulla è compromesso, lo stesso vale per la vettura gemella di Albertini il cui ritardo si è fermato sui 12″. Tallonato da un Tempestini in forma smagliante, nonostante l’obbiettivo sia principalmente macinare chilometri per il Portogallo.

CLASSIFICA

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