La partenza è di quelle all’arma bianca, con i tre moschettieri del campionato tricolore a tutta, ma la partenza handicap di Andreucci obbligato a sostituire il cambio, da ancora più grinta al Garfagnino e quando Basso sbatacchia si invola in una fuga solitaria.
La partenza in notturna con l’apericena Città di Collesano, regala la luce dei riflettori a Chardonnet, ma sopratutto fa prendere un grande spavento ad Andreucci, che sente provenire dal cambio della sua 208 rumori, presagio di cedimento. Alla partenza del mattino il service è di soli 15′, ma in Peugeot tentano la sostituzione, ed anche se i tempi sono proibitivi Anna Andreussi riesce a scendere la sua tabella al c.o. di uscita con un solo minuto di ritardo, che comporta una penalità di 10″. Da quel momento Paolo ha attaccato a fondo, razziando un impressionante serie di successi parziali. Se è sembrato subito evidente che la Fabia S2000, di Umberto Scandola, sui fondi catramati non riesce a tenere il passo della R5 della casa del leone; Basso ha dato “gas” al propulsore della sua Ford Fiesta R5 (by BRC), ed è sembrato l’unico in grado di arginare l’azione di Andreucci. Ma sulla prima replica di Campofelice il Giando disastrifica, perde 20 minuti, ed anche ogni velleità di fare classifica. A quel punto Ucci con il suo ritmo ha allungato in maniera netta, su uno Scandola che intravede l’opportunità di portare a casa una piazza d’onore importantissima, sopratutto in vista dell’imminente arrivo della Fabia R5, andando in ritardo controllato ad una mezza minutata. In terza piazza sale così uno Chardonnet, che mantiene un buon passo sufficiente, a vedere gli avversari issare bandiera bianca da Alessandro Perico, ai forti driver locali Marco Runfola e Totò Riolo.
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