La mattinata Palermitana del Targa Florio, edizione 99, con i suoi tre passaggi sui quattordici chilometri e mezzo della Gratteri non propone più sussulti con i primi votati a difendere e mantenere le rispettive posizioni.
Una giornata da archiviare, con i tre superstiti paghi di risultati e rispettive posizioni; concentrati più che sugli avversari che precedono, esclusivamente su quelli che seguono, in una rivisitazione del più conservativo catenaccio calcistico. D’altronde Andreucci non aveva altro che da riscattare la pesantissima ipoteca posata ieri, portando a casa un risultato che nell’ottica del campionato potrebbe risultare determinante. Alle sue spalle, con un ritardo oramai prossimo al minuto un brillantissimo Scandola, per quanto riguarda le battute iniziali di gara, che appena si è ritrovato tra le mani una salda piazza d’onore, ha tirato i remi in barca limitandosi a pensare esclusivamente ai punti del campionato. Sull’asfalto la Fabia S2000, nulla può contro la 208 T16, ma con l’arrivo a giorni della R5 la musica dovrebbe cambiare, ed il Veronese preferisce non rischiare neanche un punto, per potere gettarsi a da metà stagione in avanti a testa bassa nella volata finale. Chardonett invece porta a casa un altro podio pesante, ma poco convincente, in debito di esperienza su strade veloci e difficili da interpretare tanto di più non avrebbe potuto fare. Ma vista la sua esperienza internazionale, provare se non altro a tenere la pressione sugli avversari era debito. L’unica emozione della frazione la regala Totò Riolo che riparte con il super-rally per onorare i tanti spettatori, ma nel trasferimento verso la speciale viene speronato da un guidatore distratto, che non gli da precedenza.