Gli ultimi due passaggi sulla speciale di Sestino sono una formalità che permette ad Andreucci di mettere il suo sigillo sulla prova di San Marino, alle spalle dell’alfiere Peugeot un brillante Simone Campedelli al via una tantum con la 207 di Munaretto.
L’ultima mini giornata di gara non regala più emozioni o colpi di scena, a dividersi i successi parziali sono Andreucci e Basso, ma la classifica assoluta rimane congelata sulle posizioni granitiche consolidatesi nella prima lunga frazione di gara. Con Scandola che va al tappeto alla prima con la tanto attesa Fabia R5 si allontanano le residue speranze di riuscire a ribaltare le sorti di un campionato che sembra sorridere al suo padre padrone (visto il numero dei titoli in carniere) Paolo Andreucci. Nonostante i secondi di ritardo di Campedelli non fossero tantissimi, il giovane Simone si è limitato a portare la sua Peugeot 207 al traguardo, mettendo in carniere una seconda posizione molto pesante sopratutto in un ottica futura, facendo capire che se qualcuno sarà disposto a dargli fiducia lui è pronto a lanciare una vera sfida tricolore. Terzo il Giando, allontanato dai vertici per una foratura, in realtà non ha mai dato l’impressione di volerci provare sul serio, gli errori che lo hanno mandato al tappeto in molte gare sembrano avere lasciato il segno sulla sua determinazione.