Al Casentino il comasco (con Nicola Arena sulla Hyundai i20-WRC) conquista il terzo successo in altrettante gare e mette una seria ipoteca sul quinto titolo IRCup 2015. Colombini perde il successo per una foratura, Felice Re sciupa tutto con un’uscita nel finale. Gasperetti, Rossetti, Rovatti e Straffi si aggiudicano i trofei Renault.
Corrado Fontana e Nicola Arena (foto Amicorally) calano il tris d’autore e mettono una ipoteca decisiva sul titolo IRCup: il Valli Cuneesi, ad inizio settembre, sarà una formalità che l’esperto comasco non potrà fallire. Al Casentino, però, il terzo successo consecutivo della Hyundai i20 matura in modo diverso rispetto ai due precedenti: Fontana lotta con l’assetto della sua coreana sin dai primi metri di gara, lasciando che Re-Bariani (Citroen DS3-WRC) e Colombini-Zanella (Ford Fiesta-WRC) si spartiscano gli scratch (4 a 3 per il lariano, ai quali si aggiunge la prova-spettacolo arpionata da Sarrzin) e, in apparenza, si giochino anche il successo finale.
Ma, come da tradizione al Casentino, la differenza anche stavolta la fa la mitica prova di Talla con i suoi quasi 37 km da correre tutti d’un fiato a fine gara, in notturna. Qui, Colombini si presenta con 4”5 su Re e 37” su Fontana, ma alla fine a sorridere è appunto quest’ultimo. Succede infatti che Re sprechi tutto uscendo di strada (stagione davvero da dimenticare, la sua), mentre Colombini incappa in una foratura che gli fa perdere un buon minuto.
Al traguardo di Bibbiena, allora, Fontana e Arena arrivano da vincitori stavolta un po’ fortunati ma certamente meritevoli; alle loro spalle, Alessandro Re (con Ciucci sulla DS3) è ottimo secondo, mentre Colombini e Zanella si accontentano di un bronzo al fiele, anche se il sammarinese resta comunque il vincitore morale della sempre dura e affascinante gara toscana.
Michelini-Perna (DS3-R5) sono quarti assoluti, di nuovo tra i protagonisti assoluti dopo le ottime prove dell’Elba e del Taro: pallottoliere alla mano, sono loro i potenziali sfidanti di Fontana nella lotta al titolo. Discreta la gara di Dal Ponte-Bizzarini (Fiesta-WRC), davanti ai conterranei Paccagnella-Bozzo (Focus-WRC) e Di Cosimo-Francescucci (Focus-WRC). Mella-D’Amore (Fiesta-WRC) precendono Chentre-Florean (Mitsubishi Evo X-R4) e Cogni-Pollicino (Peugeot 207-S2000), stavolta meno incisivi del solito e davanti d’un soffio a Gasperetti-Cecchi (Renault Clio-R3C), tornati invece sui loro standard prestazionali dopo il ko del Taro. Gasperetti agguanta il successo nel trofo R3 IRC con ampio margine su Asnaghi-Castelli e Tosi-Del Barba (sarà tutto da seguire lo ‘spareggio’ tra questi tre al Valli Cuneesi), mentre Rossetti-Chiarcossi regolano Ferrarotti-Fenoli gli sloveni Humar-Rus e Scattolon-Zanini nella serie riservata alle Clio turbo. I primi tre, per la cronaca, hanno subito sull’ultima prova anche il lancio di uova sui rispettivi parabrezza: atto vandalico inqualificabile, da parte dei soliti ignoti che, ovviamente, l’hanno fatta franca.
Tutto facile per Rovatti-Catone in R2B e nel Trofeo Twingo (ormai il toscano e l’emiliana hanno in pugno entrambi gli scettri), mentre Straffi-Cavaccioni fanno loro il Corri con Clio, rivelatosi autentica gara ad eliminazione, su Cassarini-Menichetti.
Non hanno invece visto il traguardo la guest star Stephane Sarrazin, arresosi ai capricci dell’alternatore della sua Fiesta sulla prima prova ‘vera’. Talla fatale invece per Bertelli, uscito di strada quando era in odore di podio al termine di una gara che, per lui, costituiva soprattutto un test in vista dei prossimi impegni iridati.