Che i padroni del mondiale fossero gli uomini di Capito è sempre stato lampante sin dal momento in cui si sono presentati in campo; ma il rally di casa sino ad oggi sembrava off limits, come in un sortilegio che però è stato spazzato via in maniera imbarazzante.
Nemmeno la sorte, cabala o qualche strano maleficio sembra oramai in grado di porre un argine allo strapotere delle vetture di Wolfburg. Chi come Auriol disposto a fare carte false pur di non partire al minuto 13, forse farà sorridere, certamente la teutonica armata Vw non ha mai sembrato dare credito alla storia della gara stregata. Ma così non è poi stato il primo a tanto per non ripetersi alziamo il piede è stato Mikkelsen ieri mattina, andato a spasso per tutto il giorno buttando un occhio di tanto in tanto sulle Hyundai. Poi Latvala che visto il ritmo indiavolato di Ogier ha preferito non insistere, mantenendo un rito alto ma non impossibili. Ma alla fine anche sua maestà Ogier ha dimostrato di crederci almeno un pochino, ieri ha macinato per l’intera tappa un ritmo impossibile per gli altri obbligandoli alla resa, ma nella mini tappa finale non ci ha nemmeno pensato lontanamente a spingere sull’acceleratore, nemmeno per andare a prendere i punti della power stage. Lui che da vero cannibale calcolatore, ha sempre cercato di portare via quei punti ai suoi avversari indipendentemente dal fatto che stesse per vincere la gara. Invece questa volta. Gli avversari sono stati letteralmente spazzati via, le Hyundai vincenti l’anno passato si sono dovuti accontentare della medaglia di legno. Vinta da Sordo dopo un derby sul filo dei secondi, alla fine di un derby durato tre giornate con Neuville.