L’ultimo appuntamento del CIR al Due Valli, corona Umberto Scandola l’enfant prodige di casa festeggia ai piedi dell’arena Veronese. Un successo che un ultima tappa in versione small non ha fatto che ratificare, andando così a bissare il successo tricolore ottenuto con la R5 a Roma.
La domenica Veronese ha proposto una tappa finale su un unica prova, venti chilometri da ripetere a stretto giro di posta. Troppo poco per tentare o per riporre concrete speranze di ribaltare le sorti della gara. Scandola però con estrema maturità è partito estremamente concentrato, tagliando tutti i rischi ma con il passo di sempre, abbastanza per andare due volte a scratch e chiudere in bellezza la gara di casa, vinta in maniera cristallina. Condotta di gara analoga per Basso, tradito ieri dall’idroguida, si è limitato a mettere in cassa forte la piazza d’onore, mantenendo il suo ritardo dalla Fabia R5 del suo rivale nell’ordine del mezzo minuto. Decisamente più contratto il passo di Andreucci, che ha tirato i remi in barca e si è limitato a portare la sua 208 al traguardo, e consegnare a Peugeot anche il titolo costruttori. Così anche il marchio del leone di Sochaux appunta sulla sua casacca il nono scudetto, qualche settimana dopo a quanto aveva già fatto dalla sua prima guida. Quarto un ottimo Michele Tassone, dopo un inizio al piccolissimo trotto per rispettare l’imperativo dei punti costruttori, con il passare dei chilometri ha fatto vedere che sotto la tuta c’è di più, saltando con naturalezza la Fiesta di Andolfi.
