OGIER L’HOMBRE DI TERRA ALTA

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Una partenza movimentata vede salire al timone anche un Kubica sempre più in palla, ma a fare la classifica vera sono i trentacinque chilometri di Terra Alta, due passaggi che riportano al comando sempre la Polo di Ogier.

Le tre speciali in terra ripropongono qualche problemino per chi ha l’ingrato compito di transitare per primo sulla strada, ma in realtà a fare classifica è la lunga speciale di Terra Alta che con le sue porzioni terra-asfalto sconvolge non poco chi non è abituato ai cambi di ritmo. Ed in particolare riesce ad interpretare al meglio i due terreni con un gomma che spesso è un compromesso. Così tra i giovani rampanti come Paddon, ed un Kubica determinatissimo ed in palla, a Terra Alta inciampano più o meno tutti rimediando un bel numero di forature. A salire in cattedra sono invece le Polo WRC di Latvala e sopratutto Ogier, che interpretano quegli interminabili trentacinque chilometri nella maniera migliore, e riaffermano la superiorità del team Volkswagen senza nemmeno rischiare più del lecito. Ed a fine giornata capitan Ogier ed il suo fido scudiero vikingo occupano le prime due piazze separati da soli 4″. In terza piazza un pò a sorpresa troviamo Tanak, partito bene quando è arrivato il momento della verità non si è fatto prendere dalla foga di strafare, e mentre gli altri disastrificavano lui è rimasto con gli uomini Vw ai quali paga appena una decina di secondi, abbastanza per dire di esserci, cosa che non può certo dire il resto del plotone il cui ritardo parte dalla mezza minutata in su.

CLASSIFICA

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