La Polo di Ogier scatta dai blocchi di partenza della seconda giornata con un passo deciso, ma senza accollarsi rischi eccessivi, e chilometro dopo chilometro aumenta il suo vantaggio. Unico sussulto i 30″ persi sul luogo dell’incidente di Neuville, ma prontamente resi dalla direzione gara.
Transitare per primi sulla strada in queste condizioni con acqua e fango, rappresenta un vantaggio
che Ogier ha capitalizzato ieri ed ancora più oggi. E’ però elevatissimo il rischio di finire fuori strada visto che i riferimenti di ricognizioni e ricognitori possono cambiare nel giro di pochissimo tempo, ed è quindi difficile stabilire quanto margine ci sia sull’andatura di questo o di quel pilota. Diciamo che però un idea più precisa questa volta l’ha data Neuville, approfittando del rally2 si è trovato a ripartire davanti a tutti, e nonostante delle condizioni del terreno che le Hyundai i20 hanno dimostrato di soffrire in maniera vistosa, e riuscito a stampare due ottimi scratch. Scratch che il Belga ha tentato di mettere in carniere anche sulla seconda boucle della giornata. Ma questa volta è andato gambe all’aria, e per un paio d’ore ha fatto tremare la classifica generale, perchè quando è sopraggiunto Ogier si è dovuto fermare per attendere si spostasse la vettura. Trenta secondi che la direzione gara gli ha restituito una volta esaminata la registrazione dell’on-board. Un giallo che è stato l’unica vera suspance di una giornata, che altrimenti ha visto un attento ma sempre veloce Ogier allungare su Meeke e Mikkelsen. Ostberg ottimo quarto a metà giornata mette le ruote in un fosso e perde un paio di minuti, ed è così costretto a cedere la posizione a Tanak.