AL PREALPI E’ TRENTIN SHOW

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Sugli sterrati trevigiani la lotta per il successo è un affare tra i locali Trentin (Ford Focus-WRC – foto Davide Monai) e Tempestini (Ford Fiesta-R5), con il fresco campione del TRT a svettare per 11” sul giovane rivale in gara con licenza romena (primo del Raceday). A podio anche Spagolla (Fiesta-WRC), Cobbe pasticcia un po’ ma limita i danni con un 5° assoluto, confermandosi leader della serie terraiola. Scattolon primo di Produzione, Vagnini svetta nel 2RM e Dalmazzini nel Trofeo Peugeot.

Un derby locale risoltosi con una vittoria per due. Brindano infatti entrambi i trevigiani in lotta per il successo finale del 17° Prealpi Master Show: lo fa Mauro Trentin che, con Alice De Marco alle note, conferma i pronostici della vigilia e si aggiudica con sicura autorevolezza la gara di Sernaglia della Battaglia: l’esperto locale concede solo le briciole ai rivali, ovvero il successo nella prima speciale (nella quale commette un piccolo errore), per il resto la marcia della Focus è inarrestabile ed inavvicinabile per tutti.

Sul secondo gradino del podio si accomoda Simonte Tempestini, e anche lui lo fa con un sorriso a trentadue denti: vuoi per l’ottima prestazione (a lui lo scratch iniziale, ma soprattutto convincono i tempi staccati con una vettura di categoria inferiore rispetto a quella del vincitore), vuoi perché, ai fini del Raceday – con Trentin non iscritto alla serie – il trevigiano con licenza romena inanella il terzo hurrà consecutivo. Bene pure Spagolla-Zanchetta (Fiesta-WRC), pur se staccati di oltre mezzo minuto da Trentin, mentre la medaglia di legno va a Battaglin-Pagliarini (Focus-WRC).

La quinta posizione è di Cobbe-Turco: il trentino replica in Veneto la prova del Balcone delle Marche, partendo con il piede sbagliando per poi rimontare nelle restanti prove. Stavolta, però, il recupero si ferma appunto lontano dal podio, anche se la classifica del Raceday lo proclama secondo, consentendogli di limitare al massimo i danni (il vantaggio su Tempestini e Dalmazzini si attesta a 9 punti). Bertin-Zamboni (Citroen C4-WRC) stavolta non riescono ad essere protagonisti della gara vinta lo scorso anno, mentre il settimo posto premia la solida gara di Marchioro-Marchetti (Peugeot 207-S2000); Scattolon-Zanini (Subaru Imrpeza-N4) s’impongono nella sfida di Produzione, precedendo Fanari-Stefanelli (Mitsubishi Lancer Evo IX-N4, per loro è bronzo nel Raceday).

A chiudere la top-10, Dalmazzini-Ciucci, con il modenese un po’ meno concreto e convincente del solito ma comunque soddisfatto per il quarto posto nella serie; per lui c’è anche il successo nel trofeo Peugeot. Vagnini-Rocchi Renault Clio-R3C) agguantano la vittoria di tappa tra le due ruote motrici davanti alla Peugeot 208-R2B di Bottarelli-Marchesini.

Tra i 147 al via sugli sterrati trevigiani (una tantum asciutti e compatti), anche i cinque equipaggi in gara con le auto storiche. Tra questi, l’attesissimo Latvala è costretto allo stop già nella prima frazione, a causa di noie al cambio alla sua Audi Quattro; il funambolico finlandese, però, allieta lo stesso – come apripista – i tanti spettatori presenti a bordo strada salendo sull’auto gemella di Zivian, grazie allo sportivo gesto dell’amico piemontese trapiantato in Emilia.

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