C’ERA UNA VOLTA

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Andando indietro nel tempo, ma nemmeno poi così tanti anni fa, prima dello Svezia c’era un banco di prova che si chiamava l’Arctic Lapland Rally. Una due giorni glaciale nella fredda Rovaniemi dove in molti venivano a testare le loro vetture, oppure a fare palestra.

In questi ultimi anni anche la tradizione di trovare alcune delle star dello Svezia, al via nella gara on ice che parte dal paese di babbo natale (Rovaniemi), si è andata spegnendo. Vuoi per i ritmi sempre più serrati di un mondiale che non concede pause, oppure per la nuova geografia dei rally Nordici che hanno sempre più protagonisti Norvegesi, che inevitabilmente hanno spostato la loro palestra al Finnskog come Ostberg e Brynildsen, Così la gara Finlandese, uno dei must dei rally invernali, è ritornata ad essere semplicemente una delle prove invernali del campionato Finnico. Così il solito Mika Salo con la sua Peugeot 208 T16 non hanno avuto problemi a mettere in fila la concorrenza, fatta di tanti specialisti ma povera di talenti tutti pescati e proiettati giovanissimi sulle scene internazionali. Unico ad uscire dal coro il figlio d’arte made in Japan Hiroki Arai che al volante dell’Impreza di Makinen è riuscito a prendersi l’ultimo gradino del podio, dimostrando di non essere il solito raccomandato visto le importanti spinte ricevute dalla Toyota Gazoo per entrare nel programma Toyota WRC.

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