Il doppio scontro per la classifica assoluta, ed il primato in gara 2 per l’attribuzione dei punti per il campionato regala un finale di gara esaltante, con Scandola sicuro vincitore assoluto che si batte sino all’ultimo metro con due superlativi Colombini e Campedelli.
Chi credeva di avere vissuto al Targa Florio un finale di gara unico, con la sfida sul filo dei secondi tra il senatore Paolo Andreucci ed il giovane talento Siculo Andrea Nucita, sugli sterrati Marchigiani ha vissuto le stesse emozioni a distanza di poche settimane. Questa volta però Ucci ha passato il testimone tra gli aspiranti al tricolore a Scandola, che all’Adriatico è partito in tromba a caccia del poker. Ed il suo quarto successo assoluto il Veronese l’ha costruito nella prima frazione, mettendo tra se e tutti gli avversari qualche bella manciata di secondi. Ma nella secondo frazione si è trovato di fronte due avversari inattesi, o meglio Campedelli e Colombini avevano già fatto faville nella prima tappa, ed in pochi si attendevano un margine di progresso così importante. I due invece come era successo a Nucita è scattato quel click che ti dice c’è la posso fare e da quel momento il pensiero dei due è andato solo al gradino più alto del podio virtuale della seconda tappa. Per qualcuno un abominio, per altri solo una maniera differente di distribuire i punti, in realtà un traguardo comunque ambito che si sta dimostrando tagliato a doc per i piloti più giovani. E così sull’ultimo passaggio sui 9 chilometri di Avenale Colombini e Scandola si sono presentati al via separati da appena 3 decimi e Campedelli a meno di quattro secondi. Più che un ultima speciale, una volata interminabile dove a piegare i cronometri è stato Scandola che si mette dietro a un secondo e rotti Campedelli che chiude così terzo e Colombini fantastico secondo in gara 2. Alle loro spalle due rassegnati Basso ed Andreucci. Mentre l’assoluta va sempre a Scandola ma con un bel 16” di vantaggio su Campedelli e una trentina di secondi su Colombini.