Il Karnten Rallye seconda prova dell’Alpe Adria continua a fare il pienone di concorrenti Italiani, ben 25 equipaggi su una novantina di iscritti, termometro di quanto le serie internazionali interessino sempre di più chi corre nei rally.
Per il momento a prendere d’assalto le frontiere del Brennero, sono gli emigranti dei rally quelli che con carrello ed auto da corsa al seguito vanno a correre in Austria o nelle nuove nazioni nate dalla scissione della vecchia Jugoslavia. Se le singole gare riscuotono sempre più consensi la serie con il marchio Alpe Adria in questi ultimi periodi è letteralmente esplosa attraendo un numero sempre maggiore di concorrenti made in Italy, sopratutto tra quelli che corrono con le compatte piccoline dove l’imperativo ancora prima della classifica è divertirsi. Ma quest’anno alla massa si è aggiunto anche qualcuno che punta alle posizioni di vertice come il Siculo Fofò Di Benedetto. Un fenomeno che fa da termometro ad un desiderio crescente, con da una parte di una certa insoddisfazione verso le gare di casa Italia, mentre dall’altra c’è la voglia di ritornare a correre all’estero gare da scoprire dove prima di ogni cosa prevale il gusto di correre. In foto Bernd Zanon (foto Giovanni Di Lorenzo) uno dei più assidui partecipanti alle gare Austriache, primo tra gli equipaggi con il tricolore all’Opatija (primo appuntamento targato Alpe Adria).