Dopo una prima tappa da copione segnata dal vento dell’est dei principali protagonisti del campionato Europeo, sulle lunghe speciali del secondo giorno i colpi di scena si susseguono a ritmo incalzante, ed a spuntarla è la Fiesta di Moura.
Il campionato Europeo fa tappa alle Azzorre uno degli appuntamenti scenograficamente più spettacolari, ma anche molto impegnativo con speciali che mettono alla frusta piloti e vetture. Dopo una prima tappa impegnativa tra nebbia e fango, sulle lunghe speciali della seconda giornata, una serie di colpi di scena in rapida successione ha sconvolto la classifica della gara. Il primo ad andare al tappeto è il giovane Ralf Sirmacis, la sua Skoda Fabia lo obbliga ad issare bandiera bianca per il cedimento dello sterzo. Il campione in carica Kajetanowicz dopo una prima tappa sempre in lotta per il primato il sabato mattina deve fare i conti con problemi alla trasmissione, nel giro di un paio di speciali perde tre minuti, in qualche maniera salva la terza piazza e di questa si deve accontentare. Il Russo Lukyanuk si trova così spianata la strada per il successo, dopo una prima frazione in rimonta si trova tra le mani una salda leadership. Ma un destino beffardo dopo un errata scelta di gomme che aveva permesso a Moura di farsi sotto, un problema al turbo gli costa una minutata abbondante, ed il pilota Portoghese si ritrova così il successo servito su un piatto d’argento. A nulla vale la reazione finale di Lukyanuk che accorcia le distanze ma niente di più.