MIKKELSEN BEFFA TANAK

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La tanto invocata pioggia che Ogier avrebbe voluto ieri è arrivata, ma con un giorno di ritardo ed una starting list rivista. Tanak ha iniziato gestendo con autorità la sua leadership ma una foratura gli ha fatto perdere una quarantina di secondi ed ha dovuto cedere il passo a Mikkelsen.

La pioggia è arrivata e con questa il fango, abbastanza per complicare un pizzico di più la vita dei concorrenti, ma non sembrava certo sufficiente a ribaltare le classifiche oramai scolpite su tavole di pietra. Mikkelsen sia pure molto timidamente ci ha provato, ma Tanak lo ha sempre marcato aggressivamente a uomo, concedendogli solamente qualche decimo. Ma nel secondo passaggio sulla lunga ha forato, lasciando per strada 40″ e tutti i sogni di gloria. Quella dell’Estone è stata una gara perfetta due giorni e mezzo flat-out, senza sbagliare. Peccato che l’errore è arrivato quando sicuro del vantaggio è andato in controllo contenendo i rischi con nuove traiettorie, e proprio queste l’hanno tradito, un colpo durissimo e nei pochi chilometri della power stage rischia di perdere anche la seconda piazza. Andreas anche se a volte è sembrato non osare sino in fondo in realtà ha fatto una grandissima gara, terzo sulla strada per due tappe, sicuramente era meglio di essere la davanti come Ogier, ma non era certo paragonabile alle condizioni ottimali che si è ritrovato Tanak. Terzo gradino del podio per un Paddon brillante, ma che dopo gli errori nelle ultime gare ha preferito non prendere rischi ed andare a prendere una solida terza piazza. Seguito a ruota da un ritrovato Neuville, sempre in gara con un ritmo alto e costante, anche lui ha preferito non prendersi in carico i rischi per essere la davanti ne tanto meno per fare baruffa con il compagno di squadra. A chiudere la top five un Latvala che approfitta di un Ogier che non si capisce se più scarico oppure arrabbiato, ben inteso power stage a parte, il Francese rimette il cervello in modalità full attack e si prende i tre punti.

CLASSIFICA

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