AL CASENTINO E’ FESTA PER DUE

0

Stefano Albertini (foto AmicoRally) rientra alla grande, vincendo con classe la gara-clou dell’IRC su una Ford Fiesta WRC. Luca Rossetti, splendido secondo ma vincitore della classifica IRC, con la Skoda Fabia-R5, mette una seria ipoteca sul titolo della serie. A podio senza entusiasmare Felice Re (Ford Focus-WRC), Corrado Fontana abdica con il secondo ko consecutivo. Asnaghi e Cesa nei trofei Renault, Egginger s’impone nella Mitropa Cup, Brink svetta tra le storiche.

La classe, si sa, non è acqua. Stefano Albertini, di classe, ne ha da vendere e lo dimostra, per l’ennesima volta, al Casentino. Al ritorno al volante dopo un lungo periodo d’inattività, il talento bresciano ricorda a tutti di che pasta è fatto conquistando il successo nella gara-simbolo dell’IRC: una vittoria maturata grazie ad un mix di velocità, lucidità, freddezza e sagacia tattica, caratteristiche che da sempre connotano il piedone di Vestone.

Ad Albertini, navigato da Danilo Fappani, bastano due scratch per mettere tutti d’accordo, ma la sempre affascinante gara toscana organizzata dalla Scuderia Etruria costringe il lombardo a sudare le proverbiali sette camicie. Rally tirato ed incertissimo (cinque diversi vincitori di prova, tre equipaggi alternatisi in vetta alla classifica e con un margine massimo di 3”1 sul secondo), con Corrado Fontana primo leader nella prova-spettacolo di Bibbiena, ma poi subito scalzato dalla Fiesta di Albertini alla ripresa delle ostilità, sabato mattina; il primo ad uscire di scena, tra i big, è proprio l’ormai ex campione dell’IRC, finito fuori strada subito dopo il fine prova della quarta sfida con il cronometro (quanto è quarto a 7”7 dal capofila).

La gara prosegue con una sfida indiavolata tra le Fiesta-WRC di Albertini, Manuel Sossella (di ritorno sulla vettura usata nelle ultime stagioni nell’Italiano WRC dopo la parentesi parmense con la i20) e Rudy Michelini (all’esordio sull’arma griffata con l’ovale blu), divise da appena 4”2 dopo otto speciali. La resa dei conti, dunque, come sempre e più che mai, spetta alla mitica prova della Talla. E, come da copione, gli ultimi 37 km scarsi sconvolgono la classifica: Sossella e Michelini forano e precipitano rispettivamente 14° ed 11° assoluti, mentre Albertini chiude la frazione secondo, a 16”4 da uno scatenato Luca Rossetti, andando a vincere il Casentino con appena 1” di margine sul friulano (al cui fianco c’è sempre Eleonora Mori). Sul podio, a festeggiare sono proprio i primi due equipaggi: Albertini, per il convincente rientro, Rossetti per questo argento che è un oro nella classifica IRC e vale una seria ipoteca sul titolo 2016 della serie per asfaltisti che si chiuderà ad inizio settembre al Valli Cuneesi.

Il podio si chiude con Felice Re e Mara Bariani, ma il veterano comasco, al ritorno su una stagionata Focus dopo la parentesi sulla Fiesta-R5, busca oltre 70” da Albertini senza mai riuscire ad entrare nella bagarre per il primato. Medaglia di legno per Andrea Nucita, il cui debutto su una Fiesta R5 si conclude con un crescendo rossiniano che evidenzia le qualità di quest’altro giovane purosangue tricolore (ovviamente ignorato da chi tesse le fila del rallymo di casa nostra).

Elwis Chentre lotta con l’assetto della sua Fiesta-WRC e si accontenta di un 6° assoluto a quasi 2’ da Albertini, mentre alle sue spalle troviamo un deluso Alex Re: arrivato in Toscana sulla scia della brillante prova del Taro, il figlio di Felice naviga per metà gara nelle posizioni nobili (4° a 14” dalla vetta dopo cinque speciali), ma una foratura sul secondo passaggio sulla Dama gli fa perdere il treno che conta, relegandolo alla fine, appunto, solo al 7° posto assoluto e 4° di IRC.

Di Cosimo (Fabia-R5) si tiene dietro Stefano D’Aste, la cui prima uscita su una Fiesta-R5 va dunque in archivio nel migliore dei modi. Altre due Fiesta-R5, quelle di Gatti e Freguglia, completano la top-10.

Al 12° posto troviamo un Marco Asnaghi in gran spolvero, vincitore del Trofeo R3 di casa Renault su Michele Rovatti, unico superstite tra gli sfidanti del lombardo al termine della durissima gara aretina ma pesantemente attardato da una foratura. Cesa s’impone invece nella classifica R2 Twingo su Benvenuti e Ciocca, mentre il Corri con Clio di classe N3 finisce con un inedito nulla di fatto, visto che i cinque equipaggi al via non vedono la bandiera a scacchi.

Il modenese Giaquinto (Mitsubishi Evo X-N4) s’impone nella classifica della Forze di Polizia, il conterraneo Giacomo Guglielmini (Peugeot 106-N2) in quella Under 25, mentre Perosino (Clio-S1600) è la reginetta della Femminile. Al tedesco Egginger (Mitusbishi Evo IX-N4) la Mitropa Cup, la Delta Integrale dell’elvetico Brink conquista il successo nella gara riservata alle storiche (Ciabatti, 3° su Peugeot 205 Rallye, il miglior italiano).

Share.