WRC JUNIOR ALL’ITALIANA

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Il WRC Junior continua anche in Finlandia a parlare Italiano con un Simone Tempestini secondo ma superlativo come sempre, mentre continua la striscia negativa di Crugnola ottimo terzo ma alla fine out per cedimento meccanico.

Celebrare un pilota per un successo oppure un podio è una cosa che viene da se, nel caso di Tempestini dopo due successi consecutivi un secondo posto potrebbe essere visto come il prosequio di una serie positiva e nulla più. Invece Tempesta ed il Bernacca in Finlandia sono stati ancora più superlativi del solito, per la capacità dimostrata di sapere gestire passo e vettura sia nell’ottica gara che in quella campionato. Simone in Finlandia è sempre andato forte, ma i suoi avversari più accreditati Veiby su tutti quest’anno in Finlandia ha corso tutto il campionato, mentre la wilde card Juso Nordgren sui dossi di Jyvaskyla c’è nato. Eppure il primo è partito a tutta ed ha raggranellato qualche secondo confermandosi leader, Tempesta però gli è sempre rimasto con il fiato sul collo ed in più di un frangente è sembrato in grado di avercene per andare a riprenderlo. Ma vista l’attuale situazione del campionato giustamente non poteva permettersi di moltiplicare i rischi per una posizione in più. Ma la sua forza si è vista quando la gara ha portato i primi due ad andare in gestione amministrazione, ma con un distacco decisamente corto. Veiby ha tenuto la testa ma con alti e bassi a ripetizione, compassando troppo appena accennava a diminuire il ritmo, mentre Tempestini ha continuato a macinare il suo ritmo, rischiando anche di sorpassare il suo avversario, ma non è mai caduto in tentazione, di strafare, ed a un certo punto la tentazione è stata fortissima. Nordgren la wilde card della federazione Finlandese ha chiuso al terzo posto, forte, bravo e veloce ma non issimo, “mai” ne all’inizio quando era in lotta per il primato, ne dopo avere perso il treno quando all’assalto del terzo posto avrebbe potuto fare vedere di avere un tigre in più nel motore. Continua invece per Crugnola un 2016 da dimenticare, con due ritiri in archivio è partito al piccolo trotto per crescere e trovare il passo. Ed il compito l’ha fatto in maniera diligente, forse nelle battute iniziali ha lasciato qualche secondo di troppo, ma poi i tempi sono stati sempre come quelli dei primi lottando per la terza piazza a lungo con Nordgren. Ma nel finale un cedimento meccanico lo ha beffato ad un passo dall’arrivo.

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