Anche in Francia la crisi sta minando i calendari delle corse su strada, ed a cadere questa volta è una delle gare più affascinanti del campionato transalpino il Criterium des Cevennes. Una delle più gare più sentite nella regione di Montpellier da tutti gli appassionati e non.
La cancellazione del Criterium des Cevennes è un brutto colpo non solo per il campionato d’oltralpe, ma per la storia dei rally visto il calore con cui è sempre stata seguita la gara dell’Herault. I motivi sono i soliti, budget, nello specifico legati alla sicurezza che presenta costi sempre più elevati sopratutto in Francia. Si perché se per qualcuno l’erba del vicino è sempre più verde, la realtà Francese è oramai da anni in sofferenza, costi organizzativi moltiplicati, case completamente assenti se non per i trofei promozionali. Lo Cevennes sino agli anni 2011 riusciva ad avere elenchi iscritti con più di 200 iscritti, che in questi ultimi anni con qualche defezione di trofei monomarca sono scesi ad una media di 130/140 (l’anno passato). Numeri che in Italia sono considerati stratosferici, ma in Francia non sono sufficienti senza i contributi di sponsor e sopratutto enti locali a mantenere in piedi gare di un certo prestigio. Un vero peccato nonostante gli ultimi anni il clima non fosse più quello di un tempo, vedere saltare una gara che a cavallo tra gli anni 80 e 90, viveva la gara con notti bianche a bordo speciale come una vera festa con migliaia di spettatori, fuochi e fiumi di birra per scaldarsi. Una decisione sofferta che praticamente consegna il titolo nazionale (visto che restano solo più due gare) a Sylvain Michel.