Quest’anno il maltempo che sta flagellando la Bolivia ha messo in ginocchio l’organizzazione della Dakar che dopo una tappa accorciata di brutto una cancellata, ora è il turno della Marathon che vede dimezzare il suo chilometraggio cronometrato.
Due giorni di riposo uno forzato ed il secondo come da programma non bastano a rimettere in carreggiata la Dakar, che invece di ripartire con la tappa Marathon si accontenta della piccola maratona accorciando la frazione di oggi dai 322 Km previsti a soli 161 Km. E probabilmente potrebbe anche non essere l’ultimo taglio, visto il persistere di piogge e delle piene dei fiumi che stanno flagellando la Bolivia. Appellarsi al fato però sembra sempre più paradossale, dopo le disavventure 2016 nelle prime tappe Argentine forse un campanello di allarme avrebbe dovuto dare indicazioni all’Aso per la costruzione di un percorso a prova di nubifragi ed uragani. Che oramai stanno diventando una costante sulle regioni Andine nei mesi invernali. Ed invece niente, anzi peggio di prima, addirittura costretti nel giorno di riposo a costruire un nuovo road book di emergenza per la tappa odierna. Visti i budget che ruotano attorno alla Dakar questo non dovrebbe succedere, ma invece si sta ripetendo ed amplificando anno dopo anno.