La frazione che apre la gara Svedese mette alle corde gli equipaggi di casa Italia con Bertelli costretto allo stop e Tempestini perde quattro minuti per una foratura sulla prima speciale del mattino, abbastanza per gelare qualsiasi speranza, ma nella boucle del pomeriggio Tempesta dimostra di avere nel piede un buon passo anche sul ghiaccio.
La speciale che apre le ostilità è Rojden, diciotto chilometri abbondanti che diventano la fossa degli Italiani. Il primo a lasciarci le penne è Lorenzo Bertelli, il motore della sua Ford Fiesta WRC lo obbliga a fermarsi in speciale, ed a raggiungere il service a rimorchio nella speranza di riuscire a metterci una pezza e se possibile ripartire con il rally2. Non va molto meglio a Tempestini, dopo un onesta superstage conclusa a metà gruppo, il Trevigiano rimedia una foratura ed è costretto a fermarsi in speciale per sostituire il pneumatico, pagando un conto salatissimo di quattro minuti abbondanti. Ed anche se prima di fermarsi non ha percorso molta strada, le geometrie della vettura risultano compromesse e nelle due speciali prima di rientrare al service di Torsby è costretto a rallentare. Ma nella replica del pomeriggio la vettura ritrova il suo equilibrio, il ritardo è pesante ma comunque riesce a trovare un buon passo che gli permette di battere costantemente i tempi della top ten di classe. Una rimonta che a fine tappa porta Simone a riagganciare la decima piazza.